Papa Francesco riceve il presidente armeno, sullo sfondo il destino dei soldati ancora prigionieri

Papa Francesco riceve il presidente armeno, sullo sfondo il destino dei soldati ancora prigionieri
Città del Vaticano – Mentre in Russia si sta preparando l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin ed il primo ministro armeno Nikol Pashinyan per parlare...

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Città del Vaticano – Mentre in Russia si sta preparando l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin ed il primo ministro armeno Nikol Pashinyan per parlare dell'attuazione degli accordi trilaterali sul Nagorno-Karabakh, in Vaticano stamattina è arrivato dal Papa il presidente armeno, Armen Sarkissian, il quale si è successivamente incontrato con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. Anche in questo caso al centro dello scambio di opinioni durato 40 minuti c'è stata la situazione del post conflitto  (la guerra persa dagli armeni contro gli azeri) e il conseguente ritorno dei profughi in Nagorno-Karabakh.

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In questo periodo il Vaticano ha aperto una sede di nunziatura in Armenia proprio per dare un segnale diplomatico di attenzione verso un «paese di antica tradizione cristiana». L'Armenia è il primo paese al mondo ad avere adottato il cristianesimo, ben prima dell'editto di Costantino. 

«Nel prosieguo dell’incontro di stamattina, non si è mancato di prestare attenzione ad altri temi di politica internazionale e regionale» ha sintetizzato un laconico comunicato diffuso al termine del colloquio tra il presidente armeno e il Papa. Sullo sfondo dei colloqui le recenti denunce del mancato rispetto delle convenzioni internazionali per i prigionieri di guerra (resta, infatti, un mistero la sorte dei soldati ancora nelle carceri azere) e la progressiva distruzione dei simboli cristiani in Nagorno-Karabakh, come hanno evidenziato reiteratamente anche gli organismi internazionali in questi ultimi mesi. 

La scorsa settimana ha avuto un lunghissimo colloquio con Francesco anche il Patriarca Karekin II proprio per manifestargli la «preoccupazione» per il futuro dell'area. «Abbiamo parlato della distruzione dei siti cristiani in Nagorno-Karabakh e gli abbiamo consegnato un rapporto su quanto sta accadendo» ha affermato Karekin II. Assieme a Karekin II era presente il Difensore dei diritti umani dell'Armenia, Arman Tatoyan che ha fatto avere al pontefice i rapporti sulla tortura dei prigionieri armeni da parte degli azeri. Papa Francesco ha preso i rapporti, li ha esaminati e ha osservato e immagini accluse, molte delle quali choccanti.


 

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Il Messaggero