Un pomeriggio con gli indios dell'Amazzonia. Papa Francesco ha incontrato un gruppo di una quarantina di indigeni, molti dei quali partecipavano al Sinodo per la Regione...
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L’incontro è stato aperto da un breve intervento a due voci, letto da una donna e da un uomo, rappresentanti dei popoli indigeni, che hanno espresso gratitudine per la convocazione del Sinodo e chiesto aiuto per attuare il loro desiderio di «garantire una vita serena e felice ai propri popoli, prendendosi cura della propria terra, proteggendone le acque, perché ne possano godere i propri discendenti».
Papa Francesco ha rivolto ai presenti alcune parole, sottolineando come «il Vangelo sia come un seme, che cade nella terra che trova, e cresce con caratteristiche di questa terra. Con riferimento alla regione Amazzonica», il Papa ha rilevato i pericoli di nuove forme di colonizzazione. Infine, facendo riferimento alle origini del Cristianesimo, nato nel mondo ebraico, sviluppatosi in quello greco-latino e che poi ha raggiunto altre terre, come quella slava, quelle orientali, quelle americane, Papa Francesco ha ribadito che il Vangelo deve inculturarsi, perché «i popoli ricevono l’annuncio di Gesù con la loro propria cultura». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero