Città del Vaticano – Per il cardinale George Pell, l'ex potente zar dell'economia vaticana in carcere in Australia per accuse di pedofilia, si tratta...
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Pell, infatti, è stato accusato di aver aggredito sessualmente due coristi nella cattedrale di Melbourne negli anni '90. Il racconto dei giovani (di cui uno morto alcuni anni fa per overdose) appare pieno di contraddizioni. Il presunto abuso, per esempio, sarebbe avvenuto al termine di una affollatissima processione religiosa, in una basilica ancora gremita di gente, dietro una colonna di marmo della chiesa, in un arco di tempo di 6 minuti, tanto è lo spazio temporale senza copertura di testimoni.
Il cardinale Pell, un ex giocatore di rugby, altissimo e corpulento, praticamente un gigante alto 1,90, nascosto dietro una colonna, ancora con addosso i pesanti paramenti liturgici e delle vesti previste per la processione, sarebbe riuscito in un tempo record a consumare un rapporto con un ragazzo, senza che nessuno dentro la sacrestia, in un continuo via vai di gente, abbia sentito un fiato, un urlo, un gemito. Da più parti sono state sollevate obiezioni ma la procedura giudiziaria in vigore in Australia è andata avanti ugualmente, fino all'appello. Ora si vedrà se Pell potrà uscire di prigione, oppure restarvi per sempre, fino alla fine dei suoi giorni.
L'ex tesoriere vaticano e' stato dichiarato colpevole da una giuria nel dicembre 2018 quando era arcivescovo di Melbourne. Pell ha gia' perso un primo ricorso davanti alla Corte d'appello dello stato Victoria. Mai prima d'ora un cardinale è stato messo in carcere per pedofilia. Conosciuto per il suo carattere molto duro il cardinale non ha mai smesso di considerarsi innocente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero