Giappone, parte la moratoria olimpica contro la pena di morte. Il condannato dei Guinness alla messa del Papa

Giappone, parte la moratoria olimpica contro la pena di morte. Il condannato dei Guinness alla messa del Papa
Tokyo (Giappone) - Alla messa del Papa al Tokyo Dome oggi c'era anche Iwao Hakamada, un ex pugnile giapponese condannato alla pena capitale nel 1968, per un omicidio di massa...

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Tokyo (Giappone) - Alla messa del Papa al Tokyo Dome oggi c'era anche Iwao Hakamada, un ex pugnile giapponese condannato alla pena capitale nel 1968, per un omicidio di massa avvenuto due anni prima. Si tratta del detenuto destinato al braccio della morte da più tempo nel mondo, una sorta di Guinness dei primati in negativo che ha fatto di questo ex pugile una icona per la battaglia contro la pena di morte. Argomento che il Papa pubblicamente ha evitato di affrontare ma che, secondo quanto si apprende, ne avrebbe parlato durante il colloquio privato con il Shinzo Abe.


Pena di morte: Sassoli, affronto alla dignità umana

L'obiettivo della Chiesa è di arrivare ad una moratoria per il prossimo anno, con l'apertura dei Giochi Olimpici in Giappone. In questi giorni è a Tokyo anche Mario Marazziti, ex parlamentare italiano da tempo in prima linea per l'abolizione della pena di morte dagli ordinamenti giudiziari. In Giappone la pena capitale è contemplata nell'ordinamento anche se l'associazione dei penalisti giapponesi ha avviato un percorso politico per una riforma generale del sistema giudiziario. Ogni anno vengono eseguite una media di 5 sentenze. 

«In Giappone - ha ricordato Marazziti - c’è un condannato a morte ogni milione di abitanti. La soppressione della loro vita invece della detenzione non può incidere in niente nella sicurezza del Giappone, mentre la decisione di fermare la pena di morte è il modo di difendere alla radice ogni sistema giudiziario e la reputazione del Giappone». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero