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Città del Vaticano - La piazza vuota, i negozi chiusi attorno, poche persone che girano eccezion fatta per i barboni che bivaccano e i vigili urbani e i poliziotti che controllano la zona. A piazza San Pietro sono però cominciati i preparativi per il Natale con l'arrivo del gigantesco abete abbattuto nelle feste della Slovenia e issato con l'aiuto di una gru vicino all'obelisco. L'abete rosso, alto 28 metri e del diametro di 70 centimetri a terra, proviene dalle foreste di Kocevje, un piccolo comune tra i fiumi Kolpa e Cherca a sud di Lubiana. Ha 75 anni e pesa sette tonnellate.
L'inaugurazione del presepe in via di allestimento e l'accensione dell'albero di Natale sono previste per venerdi' 11 dicembre.
Il presepe quest'anno sarà totalmente diverso da quello degli altri anni e, proprio per questo, non è escluso che faccia arricciare il naso a molti tradizionalisti poichè le statue in ceramica, gigantesche, di Gesù, Giuseppe e Maria sono stilizzate ed essenziali secondo i tratti asciutti dell'arte contemporanea.
Si tratta di statue realizzate dagli alunni e dai docenti dell’Istituto d’arte Grue, attuale liceo artistico statale per il design, che nel decennio 1965-1975, ha dedicato l’attività didattica al tema natalizio.
In piazza San Pietro verranno esposti solo alcuni pezzi della fragile collezione composta da 54 statue. Verranno collocati lateralmente a una pedana luminosa di circa 125 metri quadrati che circonda, in leggera pendenza, parte dell’obelisco. Le sculture rappresentano i magi; al centro, sul punto più alto della pedana, è collocato il gruppo della natività con l’angelo con le ali aperte e una specie di simbolo stilizzato sul petto che rimanda a quello del cromosoma del Dna.
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