La Chiesa punisce Padre Pistola, il prete che incita ad armarsi contro i narcos in Messico

La Chiesa punisce Padre Pistola, il prete che incita ad armarsi contro i narcos in Messico
Città del Vaticano - Teologicamente il consiglio di reagire ad una ingiusta aggressione forse non fa una piega, tuttavia incitare dal pulpito di una chiesa, durante una...

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Città del Vaticano - Teologicamente il consiglio di reagire ad una ingiusta aggressione forse non fa una piega, tuttavia incitare dal pulpito di una chiesa, durante una messa, i fedeli ad armarsi e sparare contro i delinquenti alimentando una giustizia fai da te non poteva passare inosservato. Alla fine il vescovo di una delle regioni messicane più infestate dai narcos ha dovuto sospendere il sanguino padre Alfredo Gallegos, ormai conosciuto in tutto il Paese come “padre Pistola”. Un vero pistolero che porta sotto la tonaca la fondina e l'arma. «Se gli uomini armati dei cartelli arrivano, prendono il bestiame, si scopano tua moglie e tua figlia, tu non fai nulla? Allora procurati una pistola e il governo può andare all'inferno» continuava a ripetere durante le omelie.

Alla fine il consiglio di combattere direttamente i cartelli della droga comprando revolver e fucili di precisione ha costretto il vescovo ad intervenire ed è stato all'origine del provvedimento punitivo da parte della Chiesa. Padre Pistola non potrà più celebrare messa in pubblico e tenere sermoni, secondo una circolare dell'arcidiocesi di Morelia.

Nello stato di Michoacan, afflitto dalla violenza ciclicamente, anche il sacerdote più di una volta si è spostato in auto tenendo nel cruscotto un'arma. Un comportamento che era stato stigmatizzato dalle autorità ecclesiastiche ma il sacerdote faceva sempre orecchie da mercante e continuava a suggerire ai parrocchiani di armarsi contro le bande di droga anche se la legge messicana vieta alla maggior parte dei civili di possedere armi da fuoco, ad eccezione di fucili da caccia. Rapimenti, omicidi e sparatorie continui nella regione hanno spinto migliaia di persone a fuggire dalle loro case poichè le bande dei narcos seminano il panico.

 

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Il Messaggero