In Vaticano IBM e Microsoft per firmare la carta dei valori etici dell'Intelligenza artificiale

In Vaticano IBM e Microsoft per firmare la carta dei valori etici dell'Intelligenza artificiale
Città del Vaticano – Gli algoritmi dovranno includere valori etici. Cosa non semplice ma al di là del Tevere ci stanno provando. Il Vaticano ha promosso un...

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Città del Vaticano – Gli algoritmi dovranno includere valori etici. Cosa non semplice ma al di là del Tevere ci stanno provando. Il Vaticano ha promosso un incontro sulla intelligenza artificiale, mettendo allo stesso tavolo Ibm e Microsoft, per stilare una carta sull'etica relativa all'uso dei robot. Si chiama “Rome Call for AI Ethics”, il documento che sta preparando la Pontificia Accademia per la Vita, in collaborazione con IBM e Microsoft, e che verrà presentato venerdì durante la conferenza che si terrà presso l’Auditorium di via della Conciliazione 4, dalle 9 alle 13. Parteciperanno anche David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo e Dongyu Qu, Direttore generale della Fao. Papa Francesco riceverà in Vaticano tutti i partecipanti.


L'argomento centrale riguarda come rendere la tecnologia più umana e accessibile a tutti. «Oggi l'intelligenza artificiale ci interroga - ha affermato padre Paolo Benanti, accademico della Pontificia Accademia - . E di fronte al fatto che l'uomo si sta sempre più 'macchinizzando', è necessario lavorare per una umanizzazione della tecnica. Gli algoritmi devono includere i valori etici. La sfida è aperta: si tratta di mettere 'guardrail' etici alla macchina. Se vogliamo che la macchina sia di supporto all'uomo e al bene comune, senza mai sostituirsi all'essere umano, allora gli algoritmi devono includere valori etici e non solo numerici».

L'innovazione digitale – hanno spiegato gli organizzatori - tocca tutti gli aspetti della vita, sia quelli personali che sociali; incide sul nostro modo di comprendere non solo il mondo, ma anche noi stessi. Le decisioni, anche le più importanti come quelle in ambito medico, economico o sociale, sono oggi il frutto di volere umano e di una serie di contributi algoritmici. 





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Il Messaggero