Anche il Papa lancia Sos per proteggere le donne ucraine in fuga dal rischio della tratta

Anche il Papa lancia Sos per proteggere le donne ucraine in fuga dal rischio della tratta
Città del Vaticano - «Pensiamo a queste donne, questi bambini, che col tempo, senza lavoro, separate dai mariti, saranno cercate dagli avvoltoi della...

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Città del Vaticano - «Pensiamo a queste donne, questi bambini, che col tempo, senza lavoro, separate dai mariti, saranno cercate dagli avvoltoi della societa'. Proteggiamoli, per favore!». Gli avvoltoi cui ha fatto riferimento il Papa dopo la preghiera dell'Angelus, parlando dei rischi che corrono le profughe ucraine, sono i sedicenti volontari che da giorni e giorni sono stati segnalati da diverse organizzazioni umanitarie lungo i confini ucraini, soprattutto in Polonia. Il pericolo è che tante giovani in fuga dalle bombe e dalle città possano finire nella trappola del racket della prostituzione. Con la scusa di aiutarle a sbrigare pratiche burocratiche oppure con la scusa di dare loro un passaggio dalla Polonia alla Germania o all'Olanda, requisiscono loro il passaporto. Il governo polacco ha messo a disposizione un numero verde e una email alla quale rivolgersi nel caso di casi sospetti. Le organizzazioni umanitarie cattoliche ma anche il cardinale Czerny, inviato del Papa al confine ucraino, hanno diramato l'ordine a prestare attenzione, a fare sempre controlli, a non consegnare mai a nessuno il proprio passaporto.

All'Angelus Francesco ha anche fatto appello all'accoglienza. «Non stanchiamoci di accogliere con generosità come stiamo facendo non solo ora nell'emergenza ma anche nelle settimane e nei mesi che verranno. Sapete che nel primo momento ce la mettiamo tutta per accogliere ma poi l'abitudine ci raffredda un po' il cuore e ci dimentichiamo'».

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Il Messaggero