Coppie gay, si compattano le associazioni femminili cattoliche in Germania contro il Vaticano

Coppie gay, si compattano le associazioni femminili cattoliche in Germania contro il Vaticano
Città del Vaticano - Una questione di equità, prima ancora che di genere. Non si placa la furiosa polemica nata a seguito del divieto del Vaticano (su decisione...

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Città del Vaticano - Una questione di equità, prima ancora che di genere. Non si placa la furiosa polemica nata a seguito del divieto del Vaticano (su decisione di Papa Francesco) di vietare la benedizione alle coppie gay. In Germania, da settimane, è in corso un autentica tempesta che non accenna minimamente a placarsi.  Stavolta a scendere in campo in modo unitario sono state diverse associazioni di donne cattoliche che hanno chiesto al Vaticano di revocare il divieto di benedire le coppie gay e lesbiche.


 
«La missione della Chiesa di essere un segno di salvezza nel mondo significa opporsi all'omofobia e lavorare per la giustizia di genere, anche sulla base delle scienze umane» si legge in una lettera aperta diffusa alcuni giorni fa. 
 
Le associazioni hanno chiesto il rinnovamento della morale sessuale contemplata nel Catechismo ribadendo che la vita (anche sessuale) delle coppie dello stesso sesso deve essere riconosciuta perchè fa parte della creazione di Dio, e «non può essere ridotta ad uno schema solo di donne e uomini». L'auspicio è di avviare un dialogo aperto su una riforma ampia. 
 
Tutto nasce dal Responsum pubblicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede: rispondendo ai quesiti di alcuni episcopati ribadiva che in materia di morale la Chiesa non avrebbe modificato di una virgola le sue posizioni e che, pertanto, le benedizioni alle coppie gay restavano assolutamente vietate. Ne è nata subito una immediata spaccatura. Alcuni vescovi tedeschi hanno appoggiato il documento, mentre altri lo hanno criticato. 
 
La dichiarazione delle associazioni femminili è stata firmata dall'Associazione tedesca delle donne cattoliche (kfd), dalla Federazione delle donne cattoliche tedesche (KDFB), dalla Federazione delle donne cattoliche svizzere, dal Movimento delle donne cattoliche austriache e dal Movimento delle donne cattoliche dell'Alto Adige.Tutte sigle di peso che si sono consorziate decise a far valere la propria posizione anche a Roma.

 


 

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Il Messaggero