Vaticano, il dissenso si espande, vescovo di Insbruck propone: siano le famiglie a benedire le coppie gay

Vaticano, il dissenso si espande, vescovo di Insbruck propone: siano le famiglie a benedire le coppie gay
Città del Vaticano - La disubbidienza si allarga. Dalla Germania la protesta passa all'Austria. Dopo il no del Vaticano alla benedizione delle coppie...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Città del Vaticano - La disubbidienza si allarga. Dalla Germania la protesta passa all'Austria. Dopo il no del Vaticano alla benedizione delle coppie omosessuali, anche il vescovo di Innsbruck Hermann Glettler interviene nel dibattito e propone una sorta di via di mezzo chiedendo che siano le famiglie d'origine a benedire le coppie gay.

Il vescovo austriaco in un'intervista all'agenzia stampa Apa definisce metodi piuttosto datati quelli del Vaticano, con la «convinzione di poter trattare un tema talmente sensibile con una semplice dichiarazione», ovvero il responsum ad dubbium della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Secondo Glettler agire in questo modo risulterebbe offensivo, praticamente un atto di scarsa attenzione, un segnale per dire: «cosi' come vivete non va bene». La benedizione tramite i familiari potrebbe invece disinnescare la discussione sul divieto. La Chiesa - ribadisce il vescovo  «sempre si impegnera' per il matrimonio come unione tra uomo e donna», anche se in questo dibattito - aggiunge - purtroppo spesso si dimentica che «una benedizione non e' un sacramento". Per il futuro Glettler auspica una chiesa "ancora piu' vicina alla gente e al centro della societa'». In riferimento alla mancanza delle vocazioni rivendica la necessita' di «una sana autostima cattolica per il servizio sacerdotale» con piu' opzioni sulla vita comunitaria dei sacerdoti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero