Natale gramo per i cristiani di Gaza, Israele ostacola il transito per Betlemme o Gerusalemme

monsignor Pierbattista Pizzaballa
Città del Vaticano - Festeggiare il Natale per i cristiani che vivono nella Striscia di Gaza anche quest'anno sarà problematico per via della decisione del...

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Città del Vaticano - Festeggiare il Natale per i cristiani che vivono nella Striscia di Gaza anche quest'anno sarà problematico per via della decisione del governo israeliano di limitare al massimo i permessi di transito per arrivare a Gerusalemme o alla basilica di Betlemme. «È ormai un rituale: i permessi sono prima negati e poi concessi. Quest’anno però sembra che i permessi, se ci saranno, saranno centellinati.  La situazione di Gaza dal punto di vista sociale, politico ed umanitario è vergognosa. Tutti hanno la loro parte di responsabilità e il prezzo più alto è a carico della gente normale».  A parlare è l’ Amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa, in un’intervista a Tv2000, commentando le difficoltà che stanno vivendo i cristiani della Striscia di Gaza nell’ottenere i permessi di Natale per recarsi in città come Gerusalemme o Betlemme e festeggiare con i parenti.


A Gaza il 65% dei ragazzi è disoccupato ma «nonostante le grandi difficoltà tanta gente ha voglia di rimanere. Bisogna fare di tutto per evitare che la gente lasci la propria terra». 

Pizzaballa ha fatto visita a Gaza e nella sua prima tappa ha visitato la casa delle Missionarie della Carità, che accoglie più di 40 piccoli gravemente disabili e spesso fratelli tra di loro.
Le tensioni e le difficoltà hanno generato anche tanto amore. La casa delle Missionarie della Carità è un esempio. Questi bambini abbandonati che nessuno vuole hanno generato una rete incredibile di solidarietà e di volontari, cristiani e musulmani».

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Il Messaggero