Eutanasia, il Comitato di Bioetica la distingue dal suicidio assistito, la battaglia che non piace ai cattolici deflagra in Parlamento

Eutanasia, il Comitato di Bioetica la distingue dal suicidio assistito, la battaglia che non piace ai cattolici deflagra in Parlamento
Roma - Il suicidio assistito non equivale all'eutanasia. Il Comitato Nazionale di Bioetica con un parere (non unanime) spariglia le carte del dibattito politico in...

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Roma - Il suicidio assistito non equivale all'eutanasia. Il Comitato Nazionale di Bioetica con un parere (non unanime) spariglia le carte del dibattito politico in corso e invita a distinguere. Il documento che non piace ai cattolici e non mancherà di far discutere, è stato approvato per svolgere «una riflessione sull'aiuto al suicidio a seguito dell'ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzionale". Il riferimento è al caso di DJ Fabo e a Marco Cappato sul quale pesa «la sospetta illegittimità costituzionale dell'art. 580 del codice penale».


Al termine del documento compaiono tre postille negative a firma dei cattolici Francesco D'Agostino, Assunta Morresi e Maurizio Mori, che pur avendo approvato il documento, hanno preso le distanze. Per i cattolici non si tratta tanto di un'apertura alla legalizzazione ma solo uno stumento che evidenzia nodi, criticità e ed elementi positivi per il legislatore che è chiamato entro il  23 settembre dalla Corte Costituzionale a legiferare.

In settimana, in Parlamento, le Commissioni riunite Giustizia e Affari sociali proseguiranno, prima in sede di Comitato ristretto e poi in sede referente, l'esame delle proposte di legge in materia di rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia.  Ma sulla questione non c'è unanimità nella maggioranza e anche la Lega finora ha preferito fare un passo indietro. Forse anche perchè girano sondaggi che mostrano che 9 italiani su 10 sono a favore del suicidio assistito.     

Intanto i radicli si stanno mobilitando per una manifestazione a Roma per il 19 settembre. In un video-messaggio  Marco Cappato afferma: «Dj Fabo ha commosso l'Italia, la Corte Costituzionale ha chiesto una legge, ma il Parlamento non si è mosso. Ci troveremo per una grande manifestazione-concerto, il 19 settembre a Roma, per chiedere al Parlamento di farsi vivo finalmente, dopo sei anni dal deposito della legge per l'eutanasia legale. Per essere liberi fino alla fine» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero