Berlino - L'agenzia cattolica KNA riporta il parere di alcuni osservatori secondo i quali le chiese cattoliche e protestanti quest'anno, a causa degli effetti della crisi...
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In Germania non esiste l'8 per mille ma la tassa di iscrizione in un registro apposito. Ogni anno si versano contributi in base al proprio reddito per avere diritto alle funzioni, alle celebrazioni, ai battesimi, ai funerali. In questi ultimi anni sono circa 200 mila i tedeschi che si sono tolti dal registro per non pagare tasse ma anche per esprimere il proprio dissenso nei confronti di una Chiesa che percepiscono lontana dalla gente.
Nel caso della religione cattolica il calcolo delle tasse coinvolge più di 25 milioni di fedeli e permette alle casse ecclesiastiche di ricevere ogni anno circa 5 miliardi di euro.
A differenza dall'8 per mille la tassa tedesca è una vera e propria imposta diretta che il cittadino deve pagare al pari di altre tasse. La Kirchensteuer, è l'8%-9% dell'imposta sui redditi (dipende dai Laender). Denaro che le Chiese lo usano per pagare gli stipendi dei preti e del personale amministrativo, la costruzione o i restauri di chiese, scuole e ospedali cattolici oltre che per progetti di beneficienza.
È una legge che risale a più di duecento anni (1803) e la cancellazione è equiparabile ad una specie di abiura, con la rinuncia alla Chiesa e ai sacramenti.
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Il Messaggero