Coronavirus, Ratzinger a rischio contagio: più controlli Vaticano sulla sua residenza

Città del Vaticano - Il monastero Mater Ecclesiae sulla sommità del colle vaticano, residenza del Papa Emerito, è da qualche tempo super controllato. Sono,...

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Città del Vaticano - Il monastero Mater Ecclesiae sulla sommità del colle vaticano, residenza del Papa Emerito, è da qualche tempo super controllato. Sono, infatte, state prese misure precauzionali più elevate per limitare al massimo il rischio contagio all'ultranovantenne Ratzinger, già molto debole. La sua abitazione è meta di diverse visite quotidiane. Bavaresi di passaggio, vescovi, professori, sacerdoti che, prima di essere ammessi al monastero, chiedono di incontrarlo per un saluto, una preghiera, un gesto di simpatia.


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Chi fa da filtro alla agenda del pontefice emerito è da sempre il suo storico segretario personale, don Georg Gaenswein che da quando è stato allontanato da Francesco dalla Prefettura della Casa Pontificia di dedica a tempo pieno a Ratzinger. Il sito para-vaticano Il Sismografo, diretto da Luis Badilla, informa che da qualche giorno la Santa Sed, presta una severa attenzione al controllo del piccolo territorio della Città del Vaticano e ovviamente si tratta di una delle tante misure precauzionali scattate dopo l'acuirsi dei contagi di coronavirus in diverse aree dell'Italia. 
 
I cinque varchi abituali del Vaticano operano con norme di controllo e selezione più stringenti rispetto al passato. All'interno della città, alcune aree sono sorvegliate con più cura e attenzione come, per esempio, Porta del Perugino, la Domus Santa Marta e il Monastero Mater Ecclesiae dove risiede il Vescovo emerito di Roma, Benedetto XVI, persona fragile e malata, molto anziana (il 16 aprile farà 93 anni). In questo caso le misure sono ferree.

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Il Messaggero