L'abbazia di Grottaferrata compie mille anni, sabato il primo di una lunga serie di concerti per celebrare la spiritualità bizantina

L'abbazia di Grottaferrata compie mille anni, sabato il primo di una lunga serie di concerti per celebrare la spiritualità bizantina
Un concerto di Pergolesi per festeggiare i mille anni dell’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata (che avverrà ufficialmente il 17 dicembre di...

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Un concerto di Pergolesi per festeggiare i mille anni dell’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata (che avverrà ufficialmente il 17 dicembre di quest’anno). Sabato 23 marzo in preparazione alla Settimana Santa verrà eseguito lo Stabat Mater per soli, archi e organo (soprano Martina Paciotti, contralto Aurora Baiamonte, dirigerà il coro “San Basilio Il Grande” Fratel Clemente Corsaro).

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Il Coro è stato fondato nel settembre del 2020 e conta circa 20 cantori. Esegue soprattutto le melodie greche, che fin dall’anno 1004 sono state intonate dai monaci dell’Abbazia. Durante i concerti vengono letti anche dei testi che forniscono spunti meditativi. San Basilio il Grande, il vescovo di Cesarea, a cui è intitolato il Coro fu nel IV secolo, filosofo, teologo, sacerdote e padre spirituale di tantissimi monaci. Dalle sue regole traggono ispirazione molte comunità nella storia del monachesimo.

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L’appuntamento di sabato, è il primo di una lunga serie di concerti nel corso dell’anno e con un percorso di approfondimento sulla Divina Commedia. «L’obiettivo di Santa Maria di Grottaferrata – spiega il padre egumeno Francesco de Feo, principale animatore delle celebrazioni del Millenario – è quello di continuare ad essere un polmone di spiritualità. E un ponte tra Oriente e Occidente».

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L’Abbazia fu fondata nel 1004 da un gruppo di monaci provenienti dall’Italia meridionale, guidati da San Nilo di Rossano. Il religioso era nato nella Calabria bizantina di rito greco. Ma in seguito, dopo aver vissuto a lungo nei monasteri di Valleluce e Sérperi, lui e i suoi compagni trovarono accoglienza nel monastero di Sant’Agata sui Colli Tuscolani, là dove c’erano i ruderi di una grande villa romana, forse appartenuta a Cicerone. L’attuale monastero si sviluppò proprio a partire da quel luogo. E  la basilica del monastero fu consacrata il 17 dicembre 1024. Durante le celebrazioni del Millenario, che incrocerà anche il Giubileo del 2025, diversi saranno gli approfondimenti spirituali, archeologici, storici, filologici e liturgici. In particolare, convegni, concerti di musica bizantina e anche una rappresentazione teatrale della vita di San Nilo. Particolare attenzione sarà posta sul dialogo ecumenico, la pace e l’incontro delle culture. «Questo era il progetto del fondatore. E questo continua ad essere il nostro sogno», conclude padre De Feo.

 

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Il Messaggero