Papa Francesco accanto a Coldiretti per una agricoltura non intensiva, difendete il Made in Italy ma non dimenticate i poveri

Papa Francesco accanto a Coldiretti per una agricoltura non intensiva, difendete il Made in Italy ma non dimenticate i poveri
Papa Francesco con un lungo messaggio alla Coldiretti torna ad incoraggiare una agricoltura non intensiva e rispettosa della natura, delle sue regole e della biodiversità....

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Papa Francesco con un lungo messaggio alla Coldiretti torna ad incoraggiare una agricoltura non intensiva e rispettosa della natura, delle sue regole e della biodiversità. «Assistiamo oggigiorno allo sviluppo di nuove tecnologie, sempre più efficienti e performanti, grazie alle quali l’uomo è in grado di accrescere il proprio potere sulla natura, spesso forzando la terra a dare frutto. L’uso sconsiderato e coercitivo della tecnologia, applicata a ritmi di produzione insostenibili, assoggettata a modelli di consumo omologanti, ha un prezzo altissimo. Lo dimostra la crisi climatica che stiamo attraversando: l’impatto ambientale dei ritmi intensivi, finora adottati, ha influito negativamente sulle coltivazioni, creando circoli viziosi da cui è sempre più complesso riscattarsi». 

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Francesco ha da poco pubblicato l'esortazione apostolica green Laudate Deum in cui torna a chiedere un piano globale per contenere le emissioni di CO2 in vista della Cop28 negli Emirati Arabi. «Più maltrattiamo la terra, inquinando l’acqua e l’aria, più sottraiamo spazio alla biodiversità, abbattendo le foreste e compromettendo gli ecosistemi, più diventa difficile far fronte all’instabilità degli eventi metereologici. Coltivare la terra mentre aumentano le ondate di calore, le piogge torrenziali, le improvvise gelate di freddo, rende il lavoro agricolo un’impresa sempre più difficile da realizzare» scrive Bergoglio. 

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Naturalmente a pagarne il prezzo non è soltanto la natura, ma anche i poveri. «È il paradosso scandaloso della cultura dello scarto: produciamo alimenti sufficienti a sfamare l’intera popolazione mondiale, ma la maggior parte di essa vive senza il pane quotidiano. Pertanto, è dovere di tutti estirpare questa ingiustizia mediante azioni concrete e buone pratiche, attraverso politiche locali e internazionali che abbiano il coraggio di scegliere il giusto e non soltanto l’utile, il conveniente, il profittevole. Mentre riflettete su come valorizzare la distintività e la qualità del Made in Italy agroalimentare, vi invito a ricordarvi di chi manca del necessario per sfamarsi» ha aggiunto. 

Infine un sogno collettivo che Papa Francesco diffonde da tempo. «Sogniamo un mondo in cui l’acqua, il pane, il lavoro, le medicine, la terra, la casa, siano beni disponibili per ogni individuo». 

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Il Messaggero