Vaticano, sdoganati i regali green e bio, stamattina in dono al Papa 20 capre

Vaticano, sdoganati i regali green e bio, stamattina in dono al Papa 20 capre
Città del Vaticano - Ormai in Vaticano sono di moda i regali green, possibilmente a km zero, così come gli oggetti ecologicamente compatibili. A fare da...

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Città del Vaticano - Ormai in Vaticano sono di moda i regali green, possibilmente a km zero, così come gli oggetti ecologicamente compatibili. A fare da apripista e sdoganare questa tendenza, in tempi sicuramente non sospetti, è stata la Regina Elisabetta che nel 2014, quando si recò in udienza da Papa Francesco, si presentò con un abbondante cesto contenente diversi prodotti del suo orto, comprese marmellate e conserve.

L'anno successivo Papa Francesco pubblicava la sua storica enciclica sociale dedicata al cambiamento climatico. Un testo che invita le persone di buona volontà, al di là del proprio credo religioso, a cambiare gli stili di vita e ad adottare una visione meno consumistica e più rigorosa per la tutela della nostra casa comune. 

Tre anni dopo la visita di Her Majesty The Queen anche il figlio primogenito di Elisabetta, Carlo, in visita a Roma con la consorte Camilla, fece ingresso nel palazzo apostolico con un cesto in midollino ripieno di ortaggi bio. Anche in questo caso marmellate, conserve e sciroppi fatti in casa.

Stamattina è stato il turno del presidente del'Austria ricevuto da Papa Francesco per parlare della pandemia, dell'Europa e della questione climatica che entrerà nel vivo a Glasgow, quest'autunno. Il presidente austriaco ha regalato al Papa 20 capre che andranno alle famiglie del Burundi attraverso un progetto gestito in loco dalla Caritas. Sul tavolo di mogano dove solitamente vengono collocati i doni, su un elegante cuscino di velluto cremisi, facevano bella mostra una ventina di cartoline raffiguranti una pecora che sembra sorridere mentre mangia dell'erba.

Dopo avere ringraziato per il dono eldle venti caprette, il Papa si è congedato dal presidente austriaco e successivamente è passato al secondo appuntamento della giornata. Stavolta l'incontro era con un gruppo di sacerdoti francesi ai quali ha subito ricordato che un bravo prete deve «sempre avere l'odore delle pecore addosso». Un giornalista ha commentato ironicamente: Il tema ovino oggi in Vaticano sembra essere dominante. 

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Il Messaggero