Abusi e chiesa svizzera, via libera dei vescovi a commissione indipendente per valutare i casi di pedofilia

Abusi e chiesa svizzera, via libera dei vescovi a commissione indipendente per valutare i casi di pedofilia
Anche i vescovi svizzeri – dopo quelli francesi, tedeschi, belgi, austriaci e spagnoli - hanno deciso di avviare uno studio sistematico, su larga scala, relativo agli abusi...

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Anche i vescovi svizzeri – dopo quelli francesi, tedeschi, belgi, austriaci e spagnoli - hanno deciso di avviare uno studio sistematico, su larga scala, relativo agli abusi sessuali nella Chiesa. L'iniziativa è stata annunciata dalla Conferenza Episcopale. «Dobbiamo attenderci che vengano alla luce altri nuovi casi» ha affermato il vescovo di Coira Joseph Bonnemain, in un'intervista pubblicata dal portale Kath.ch, sottolineando l'importanza di un passaggio basato sulla trasparenza fino a qualche anno fa impensabile. Il vescovo ha ricordato che spesso ci vogliono anche 30 o 40 anni prima che una vittima si faccia avanti, di conseguenza i casi potrebbero aumentare rispetto a quelli che si conoscono.

Il pool di esperti indipendenti che avrà il compito di scandagliare gli archivi è in via di selezione. Si richiedono competenza, esperienza e un rigoroso curriculum di professionisti super partes. Il vescovo ha spiegato che la strada intrapresa è stata possibile solo dopo aver motivato le varie diocesi, le congregazioni religiose e le altre comunità che operano nei vari cantoni elvetici. Un lavoro di convincimento che, non ha nascosto il prelato, ha richiesto una buona dose di energia. Evidentemente vi erano sacche di resistenza ad aprire i propri archivi storici.

Bonnemain si dice ottimista sul progetto previsto per l'autunno. I nomi degli esperti coinvolti (psicologi, psichiatri, giuristi, accademici, medici) non saranno comunicati fino ad allora. «Lo studio ha senso solo se tutto è sul tavolo e le ricercatrici e i ricercatori potranno lavorare al cento per cento in maniera indipendente. Affrontare la questione degli abusi significa fare la cosa giusta per le persone senza risparmiare l'istituzione ecclesiastica». Il vescovo 72enne conosce bene la problematica degli abusi visto che per 19 anni è stato segretario della commissione di esperti della conferenza episcopale incaricata di esaminare i vari casi.

In questo contesto egli afferma di aver imparato molto e vissuto molte cose dolorose. «È fondamentale che i vescovi continuino a chiarire con determinazione e facciano prevenzione».


 

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Il Messaggero