Si apre a Roma la causa di beatificazione di don Mario Picchi fondatore del Ceis

Si apre a Roma la causa di beatificazione di don Mario Picchi fondatore del Ceis
Città del Vaticano  - Avviata causa di beatificazione e canonizzazione di don Mario Picchi, lo storico fondatore del Ceis. Uomo riservato e allergico alla...

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Città del Vaticano  - Avviata causa di beatificazione e canonizzazione di don Mario Picchi, lo storico fondatore del Ceis. Uomo riservato e allergico alla rissa, ma agguerrito contro ogni tipo di tossicodipendenza e ogni tentativo di depenalizzare le droghe, don Picchi dagli anni 60 era in prima linea a combattere l'uso delle droghe, salvando centinaia di persone.


Il Vicario di Roma, il cardinale De Donatis ha dato il via libera alla causa di beatificazione del fondatore del Centro Italiano di Solidarietà, che ha speso la sua vita per aiutare coloro che vivevano il problema della dipendenza.

Don Mario Picchi era nato a Pavia il 4 agosto 1930 e nel 1957, a 27 anni, fu ordinato a Tortona. Dopo aver prestato la sua opera in Piemonte, nel 1967 venne inviato a Roma con l’incarico di cappellano del lavoro presso la Pontificia Opera di Assistenza. La Capitale diventò la sua casa e il luogo dove consacrò totalmente la sua vita a coloro che erano scartati dalla società. Nel 1971 don Mario fondò il Centro Italiano di Solidarietà, oggi a lui intitolato, per aiutare concretamente coloro che vivevano il problema della dipendenza, a iniziare da quello della droga.

 Nel 1981 ha fondato la Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche, di cui è stato presidente fino al 1994, come luogo dove realizzare una forte e proficua condivisione delle esperienze nella lotta alle dipendenze, mettendo al centro sempre e soltanto l’uomo.

Don Mario ha potuto sempre contare sul pieno appoggio dei Pontefici che si sono succeduti:  Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. È morto a Roma il 29 maggio 2010. Il 26 febbraio 2016 Papa Francesco ha voluto visitare il CeIS rendendo omaggio all’opera di don Mario Picchi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero