Città del Vaticano – L'authority vaticana che combatte il riciclaggio ha un nuovo presidente: è Carmelo Barbagallo, già capo del dipartimento...
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Barbagallo è siciliano di Catania. In passato ha collaborato con cattedre di diritto primato e diritto industriale ed è revisore ufficiale dei conti. In Banca d'Italia è entrato nel 1980 e per anni ha lavorato all'Ispettorato Vigilanza seguendo i crediti bancari anomali e ristrutturati.
A Vatican News Bargaballo ha detto di sentire tutto il peso morale e professionale. «Cercherò di portare tutta l’esperienza accumulata in quarant’anni di lavoro in Banca d’Italia, come ispettore, come capo della vigilanza sul sistema bancario e finanziario italiano e nell’ambito del sistema di supervisione bancaria europea. Sono certo che l’AIF saprà dare il proprio apporto, nella veste di autorità di controllo, affinché continuino ad essere affermati, e siano riconosciuti, i valori fondamentali della correttezza e della trasparenza di tutti movimenti finanziari in cui è impegnata la Santa Sede. Intendo rassicurare il sistema internazionale di informazione finanziaria che sarà data ogni collaborazione, nell’assoluto rispetto dei migliori standard internazionali. Sarò già da oggi al lavoro per dare continuità all’azione dell’AIF nel perseguimento dei suoi importanti obiettivi istituzionali».
Tre anni fa fu lui a firmare, per conto della Banca d'Italia, un accordo di collaborazione con il Vaticano dopo un primo protocollo risalente al 2013.
Con la nomina di Barbagallo a capo dell'Aif e, recentemente di Giuseppe Pignatone, già Procuratore Capo di Roma a presidente del Tribunale, Papa Francesco archivia definitivamente tutti gli scontri che si erano avuti in passato sia con la Procura che con la Banca d'Italia.
L’AIf è l’istituzione della Santa Sede per la lotta al riciclaggio. Svolge le funzioni di vigilanza sia ai fini prudenziali, sia ai fini della prevenzione e del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Istituita da Benedetto XVI nel 2010, ha avuto un consolidamento da parte di Papa Francesco nel 2013, che attribuisce all’Aif il mandato a svolgere la vigilanza prudenziale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero