Vaccini, vescovi canadesi e Usa: no ad AstraZeneca e Johnson&Johnson, derivano da aborti

Vaccini, vescovi canadesi e Usa: no ad AstraZeneca e Johnson&Johnson, derivano da aborti
Città del Vaticano – Prima si sono fatti sentire alcuni vescovi degli Stati Uniti e poi ora quelli del Canada: ai vaccini Johnson&Johnson e AstraZeneca...

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Città del Vaticano – Prima si sono fatti sentire alcuni vescovi degli Stati Uniti e poi ora quelli del Canada: ai vaccini Johnson&Johnson e AstraZeneca è meglio preferire quelli prodotti dai laboratori di Moderna e Pfizer perché non sono stati prodotti da linee cellulari derivanti da aborti umani. «Non pongono scelte etiche». Dichiarazioni che in entrambi i paesi hanno sollevato dibattiti e proteste. 

A differenza dei vaccini Pfizer e Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson «usano linee cellulari derivate dall'aborto nel loro sviluppo, nella produzione e ngli studi clinici»; si tratta dunque di un processo che «spinge i cattolici a chiedersi se sia moralmente accettabile ricevere vaccini» hanno scritto i vescovi canadesi che hanno aggiunto: «se c'è una scelta tra diversi vaccini, è meglio preferire e scegliere sempre il vaccino meno legato a linee cellulari derivate dall'aborto, quando possibile». In buona sostanza bisogna evitare quelli di AstraZeneca e Johnson & Johnson. 

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Nel caso in cui l'opzione non sia disponibile, tuttavia, possono «essere usati in buona coscienza con la consapevolezza che l'uso di questi vaccini non costituisce un atto formale di cooperazione con l'aborto». 

«Questioni importanti perché riguardano la santità della vita umana e la sua dignità intrinseca». I vescovi invitano il governo canadese a «garantire che i vaccini non creino un dilemma etico» ai fedeli.  Naturalmente il ministro della salute Christian Dubé ha subito rimproverato l'organizzazione episcopale per la posizione assunta. La stessa reazione sdegnata è arrivata dal vice direttore generale dell'Agenzia della salute pubblica del Canada, Howard Njoo, che ha espresso disappunto per qualsiasi messaggio che scoraggia la vaccinazione contro il Covid. 

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Il Vaticano il mese scorso, con un documento,  ha di fatto sdoganato moralmente i vaccini anti Covid che sono stati prodotti, nel processo di ricerca e produzione, da cellule umane di aborti. Il quesito morale sulla liceità d'uso – per un cattolico – era arrivato alla Congregazione della Dottrina della Fede originando un dibattito interno. Il parere sostanzialmente favorevole è stato diffuso in tutto il mondo. In passato su questo argomento vi erano già stati pronunciamenti con indirizzi etici ben precisi. 

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Il Messaggero