Papa Francesco cambia il nome dell'Archivio Segreto, da ora in poi sarà solo Archivio Apostolico

Papa Francesco cambia il nome dell'Archivio Segreto, da ora in poi sarà solo Archivio Apostolico
Città del Vaticano – E' molto più di una questione di lifting. Non più "Segreto" ma "Apostolico". L'archivio vaticano...

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Città del Vaticano – E' molto più di una questione di lifting. Non più "Segreto" ma "Apostolico". L'archivio vaticano che conserva i documenti dei pontificati degli ultimi 8 secoli (gli archivi precedenti furono devastati nel rogo del palazzo del Laterano avvenuto nel XIV secolo) cambia nome sostituendo la parola – segreto - oggi considerata negativa, foriera di significati sinistri, con il meno fraintendibile termine Apostolico, molto piu' vicino all'idea di una Chiesa aperta e trasparente.


Papa Francesco apre gli archivi di Pio XII nel 2020: «Non abbiamo paura della Storia»

Nel motu proprio di papa Francesco si spiega che «con i progressivi mutamenti semantici che si sono pero' verificati nelle lingue moderne e nelle culture e sensibilita' sociali di diverse nazioni, in misura piu' o meno marcata, il termine Secretum accostato all'Archivio Vaticano comincio' a essere frainteso, a essere colorato di sfumature ambigue, persino negative rispetto al suo significato originario.

L'Archivio, infatti, nasce dalla Biblioteca 'secreta' del Romano Pontefice, ovvero dalla parte di codici e scritture sotto la giurisdizione diretta del Papa. Si intitolo' dapprima semplicemente 'Archivum novum', poi 'Archivum Apostolicum', quindi 'Archivum Secretum' (le prime attestazioni del termine risalgono al 1646 circa).

«Il termine Secretum, entrato a formare la denominazione propria dell'istituzione, prevalsa negli ultimi secoli - scrive Bergoglio -, era giustificato, perche' indicava che il nuovo Archivio, voluto dal mio predecessore Paolo V verso il 1610-1612, altro non era che l'archivio privato, separato, riservato del Papa. Cosi' intesero sempre definirlo tutti i Pontefici e cosi' lo definiscono ancora oggi gli studiosi, senza alcuna difficolta'. Questa definizione, del resto, era diffusa, con analogo significato, presso le corti dei sovrani e dei principi, i cui archivi si definirono propriamente secreti».

Al suo interno si trovano documenti rarissimi di ogni parte d'Europa. Dal 1881 parte dell'Archivio e' a disposizione dei ricercatori di tutti i Paesi del mondo ed ogni anno cresce il numero di testi messi a disposizione per la consultazione.


Dal prossimo 2 marzo 2020, per disposizione di papa Francesco, la data di accesso ai documenti si estendera' fino al termine del pontificato di Pio XII.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero