Papa Francesco commissaria la diocesi austriaca del vescovo spendaccione e bon vivant

Città del Vaticano – A far saltare il banco, più che le chiacchiere di una relazione con la direttrice di uno degli istituti educativi della diocesi di...

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Città del Vaticano – A far saltare il banco, più che le chiacchiere di una relazione con la direttrice di uno degli istituti educativi della diocesi di Gurk-Klagenfurt, in Austria, sono stati gli ammanchi finanziari nelle casse della curia, che si sono protratti fino a ridurla quasi sul lastrico. Si è concluso oggi, con la nomina di un amministratore apostolico (una specie di commissariamento) lo scandalo del vescovo chiacchierato Aloys Schwartz. Papa Francesco allertato dalla conferenza episcopale austriaca e dal cardinale di Vienna, Schoenborn, aveva inviato, nel dicembre scorso, un visitatore apostolico per verificare di persona, raccogliere prove e testimonianze e redigere un rapporto che poi è finito sul suo tavolo. Ieri la decisione del commissariamento.


La piccola diocesi della Carinzia ora dovrà ripianare le perdite finanziarie che ammontano a diversi milioni di euro, secondo la stampa locale. Alcuni padri del capitolo della cattedrale avevano parlato di un “sistema Schwartz” per indicare il meccanismo che era stato attivato per drenare denaro. Complice anche la direttrice di un istituto educativo che avrebbe avuto un ruolo predominante e che i maligni affermano fosse la sua amante. Successivamente il vescovo Schwartz ha ribadito la sua estraneità ai fatti, ma in Vaticano la decisione di mettere in sicurezza le finanze della diocesi era già stata presa.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero