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PERUGIA - Caccia alla firma. Dell’imbrattatore o degli imbrattatori del muro a mattoncini che in piazza del Bacio assieme alla ciminiera ricorda lo storico stabilimento della Perugina.
Perché, è la convinzione dei residenti della zona che stanno partecipando in queste ore al dibattito scatenato dalla foto scattata dal residente Lorenzo Brunetti (guardia giurata e sempre molto attento a sottolineare e denunciare episodi di degrado e criminalità nella zona della stazione), in questo caso non ci si trova di fronte a un’opera di arte di strada ma a un atto vandalico. Un imbrattamento, appunto. E il desiderio di molti è che il responsabile o i responsabili vengano individuati e costretti a pagare la rimessa a posto del muro.
LE INDAGINI
Intanto però c’è da prenderli.
Della questione se ne occuperanno nelle prossime ore gli agenti della polizia locale, che alle ricerche nel mondo del web dovranno necessariamente incrociare anche elementi più tradizionali. Come la visione delle telecamere di sicurezza della zona o anche eventualmente la conoscenza del territorio. soprattutto del Nucleo decoro Fontivegge, che potrebbe indirizzare verso alcune persone o gruppi. A molti nella zona non è infatti sfuggito come il muro si trovi nelle vicinanze dello skate park, struttura assolutamente vitale per la stessa piazza del Bacio dal momento che specie in certi momenti dell’anno la riempie di ragazzi innamorati di uno sport spettacolare ma la cui vicinanza culturale ed estetica con il mondo dei “graffitari” è nota e riconosciuta.
Di certo ci sono due ulteriori elementi: il primo è che, più o meno in contemporanea, anche nel sottopasso di via Mario Angeloni sono comparse scritte e caratteri dello stesso tenore di quello al muro vicino alla ciminiera della Perugina. L’altro è che chi ha fatto queste scritte, e in particolare quella gigante in piazza del Bacio, ha sfidato almeno cinque telecamere di sicurezza. Dunque, evidentemente, deve trattarsi di personaggi che conoscono bene la piazza e in grado dunque di schivare diversi occhi elettronici.
Individuare il responsabile o i responsabili: questo è quello che si augurano, come detto, molti residenti nella zona di Fontivegge dal momento che questo gesto è stato visto e vissuto come un atto vandalico. Un «ulteriore» atto vandalico che fa rabbia. «Devono trovarli e fargli pagare la ripulitura» è il leit motiv di molti residenti.
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