Calcio o calcio a cinque non fa differenza. Quando arrivano le motivazioni delle squalifiche dei campionati dilettantistici se ne sentono di tutte i colori. Forse quella che ferma...
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Ma che è successo nella sfida di Terni contro il Clt persa dalle folgnati dell'Atletico per 6-1? Le parole del giudice sportivo aiutano a capire: «Espulsa per doppia ammonizione, anziché abbandonare il campo, tentava di avventarsi sul direttore di gara urlando provocatoriamente Lo voglio baciare ripetutamente. Solo l'intervento di alcune compagne di squadra che la bloccavano, impediva alla stessa il contatto fisico con l'arbitro il quale, tuttavia, veniva fatto oggetto di frasi irriguardose...».
Un bacio (solo invocato) provocatorio dopo l'assalto-protesta. E un record non tanto nelle giornate indicate da Marco Brusco, ma nel gesto che ha fatto scattare la mano pesante della giustizia sportiva. L'Atletico Foligno ha maglie e colori sociali che ricordano l'Atletico Madrid. Magari sono quei colori che portano le giocatrici folignati a scendere in campo con la grinta dei campioni di Simeone, nel rispetto più letterale del Cholismo. Tanta grinta che nella disfatta di Terni non c'è stata solo la squalifica per il bacio annunciato a tutto i palasport con l'urlo di rabbia contro l'arbitro.
Anche altre due giocatrici biancorosse hanno beccato pesante. Raissa Benda è arrivata a cinque giornate di squalifica. Anche lei per le frasi pesanti contro l'arbitro e sosta in campo dopo il cartellino rosso. Quattro giornate le ha prese, invece, Arianna Buccioli. Anche qui le parole hanno colpito duro. Ma il record del «lo voglio baciare ripetutamente» non può essere superato. E infatti, rabbia per rabbia contro la decisione del fischietto e la sconfitta, restano due passi indietro.
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Il Messaggero