Vaccini, all'Umbria promesse 7000 dosi al giorno Ma le difficoltà restano, colpa delle prenotazioni

Vaccini, all'Umbria promesse 7000 dosi al giorno Ma le difficoltà restano, colpa delle prenotazioni
PERUGIA Altre 28mila dosi Pfizer in cantiere nell’ultima...

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PERUGIA Altre 28mila dosi Pfizer in cantiere nell’ultima giornata, ma la prospettiva è di avere una fornitura media di 7mila dosi giornaliere a partire dalla prossima settimana. Almeno questo è l’obiettivo della presidente Donatella Tesei come annunciato in un’intervista a Radio Rai. Intanto ieri, sono state vaccinate altre 2.600 persone e oltre 8mila prenotazioni sono state processate, nonostante alcuni ingolfamenti del sistema. Ieri sono quasi 5mila i familiari conviventi e i caregiver che hanno potuto prenotare la profilassi anti-Covid tramite il portale della Regione o in farmacia. A loro si aggiungono quasi 3mila soggetti vulnerabili per patologia per un totale, considerando anche le altre categorie, di 8.164 prenotazioni gestite nella giornata, quasi duemila in meno rispetto al V-day del 6 aprile con 10.152 click, alcuni dei quali già dopo la mezzanotte. Ma anche ieri, in alcuni momenti si sono registrati oltre 1.500 persone in coda “digitale”. Sui disguidi legati alle prenotazioni dei vaccini, la senatrice umbra Emma Pavanelli (M5s) chiede che non siano fatti ulteriori errori nella gestione della pandemia. In due giorni, la piattaforma regionale ha gestito comunque quasi 20mila appuntamenti distribuiti fino a inizio estate a seconda delle categorie, inclusi gli ex-positivi che rientrano nelle attuali fasi della vaccinazione. L’obiettivo è accelerare visto che negli ultimi giorni, senza considerare lo stop del giorno di Pasqua, si è arrivati a inoculare quasi 20mila dosi a settimana, quasi 3mila al giorno. «Stiamo andando avanti in base alle dosi che arrivano – spiega la governatrice Tesei - e non sempre quindi si possono rispettare le programmazioni. Il generale Figliuolo ci ha garantito le quantità con una prospettiva di incremento interessante a partire dalla prossima settimana». L’Umbria, stando a quanto riferito dalla stessa presidente durante “Un giorno da pecora”, dovrebbe passare nel giro di 7-10 giorni da 4 mila a 7mila dosi fornite al giorno. Ieri intanto, il sistema ha preso in carico 28.080 dosi Pfizer/Biontech col totale che dall’inizio della profilassi è arrivato a 231.835. I dati del portale nazionale, aggiornato alle 19,31 di ieri, indicano un 72,4% di somministrato, 4.157 dosi nell’ultima giornata compresi i richiami. A proposito, sono 1.684 le seconde dosi iniettate ieri col totale degli immunizzati arrivato a quasi 50mila soggetti, pari al 5,6% della popolazione. E il gap rispetto al dato nazionale si sta assottigliando. Prosegue la vaccinazione dei “fragili per patologia” con altri 767 soggetti che ieri hanno ricevuto la prima dose. La presidente Tesei rivendica anche il traguardo raggiunto tra gli over 80, vaccinati al 50% e la prima dose somministrata a 71mila aventi diritto. «Una cifra ragguardevole e una quota di anziani molto elevata». Quanto alle polemiche sulla chiusura dei punti vaccinali il giorno di Pasqua e appena 18 inoculazioni eseguite a domicilio dai medici di famiglia, la governatrice ha ribadito: «La sanità regionale ha ritenuto di dover conservare 3.500 dosi per il richiamo e la seconda dose perché non avevamo avuto ancora conferma delle forniture successive». Quanto agli addetti della sanità, la presidente ha parlato di personale sotto stress. «È normale, stiamo vaccinando tutti i giorni compresi il sabato e la domenica e la chiusura di Pasqua oltre ad essere stata utile a riprogrammare è servita anche a farli riposare. Che poi il personale manchi, anche a livello nazionale, è cosa nota a tutti ma in Umbria si devono recuperare anche situazioni pregresse che in emergenza si complicano».

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Il Messaggero