Virus in Umbria, malati scesi al 10%: il dato più basso in Italia

Virus in Umbria, malati scesi al 10%: il dato più basso in Italia
PERUGIA - Umbria sempre più vicina alla “guarigione” con appena il 10% del totale dei positivi al covid-19 malati, il dato più basso d’Italia dove...

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PERUGIA - Umbria sempre più vicina alla “guarigione” con appena il 10% del totale dei positivi al covid-19 malati, il dato più basso d’Italia dove la media è ancora superiore al 40%. Solo la Valle d’Aosta ha un ritmo di superamento dell’infezione simile a quello umbro con l’11,3% di persone ancora in ospedale o in isolamento domiciliare. Un dato che si abbina al tasso di guarigione più alto del Paese, quell’85% alimentato dalle 31 persone che si sono lasciate alle spalle l’infezione, compresi i 54 ex pazienti ancora non negativi al doppio tampone.


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Aspettando il punto della Regione sul contenimento dell’epidemia, oggi alle 11,30 la videoconferenza stampa dell’assessore Luca Coletto e del direttore regionale della Sanità Claudio Dario, i dati confermano che il contenimento del contagio è in corso, nonostante l’avanzata dello screening. A fronte di 1.460 nuovi tamponi, il terzo dato maggiore dall’inizio dell’emergenza coronavirus, un solo positivo si è aggiunto ai contagi totali che salgono quindi a 1.405. Un caso certificato a Perugia (un over 65) dove tuttavia, il tasso di guarigione è salito al 93%, con altre due persone che (alle 9 di ieri) risultano essersi lasciate l’infezione alle spalle. Anche la mappa territoriale ormai racconta di un contagio che sta sfumando con altri quattro comuni tornati covid-free: traguardo che Calvi dell’Umbria (1 caso certificato) e Spello (7 casi) hanno raggiunto senza registrare alcun decesso. Attualmente positivi a quota zero anche ad Assisi dove su 30 casi totali (32 per il portale della Regione) c’è stato un deceduto e a Giano dell’Umbria (5 contagi, un morto). Il totale dei municipi liberati dal virus è dunque salito a 29, mentre in 14 risulta un solo positivo, in 8 due casi e in 14 si contano ancora più di due contagiati. A queste città si aggiungono le 27, tra cui Cannara, Fossato di Vico, Montefalco, Montone e Tuoro sul Trasimeno, che non hanno conosciuto l’infezione.


L’andamento pressoché stabile o decrescente dei tre indicatori principali, indicano una temperatura dell’epidemia in discesa dopo le “linee” riprese a seguito dei due decessi e dei sei positivi registrati nei giorni scorsi. Ieri infatti, a fronte del nuovo contagiato, si registrano 8 ricoverati in meno, col totale dei degenti sceso a 56 (9 in rianimazione), mentre i deceduti restano 70 con un tasso di letalità del 5% che, nonostante l’età media della popolazione tra le più alte d’Italia, resta il più contenuto: in Basilicata è del 6,8%, in Molise del 7,2%. Analizzando gli ultimi dieci giorni, con 37 casi certificati, l’Umbria mantiene il tasso di crescita dei contagiati più basso; 2,7% contro il 3% del Molise. Un dato che si accompagna ai numeri crescenti dello screening con 42.788 tamponi eseguiti (485 ogni 10mila abitanti) e un tasso di positività che su base settimanale è dello 0,21%, mentre quello nazionale è del 2,6%. A fronte di tali esami, risultano quasi 30mila soggetti testati, con un tasso di positività dello 0,30% (5% in Italia). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero