PERUGIA - Emergenza coronavirus per gli uomini, ma anche per gli animali. Soprattutto quelli che vivono in casa. Bilancio dei primi 45 giorni di attivazione del front desk...
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Mediamente ogni giorno il front desk LAV riceve almeno 130 telefonate e circa 150-200 email. Queste le domande più frequenti: Gli animali trasmettono il virus? No, non vi sono evidenze scientifiche; si può uscire con il cane o accudire gli animali fuori dal proprio Comune? Sì, nelle vicinanze dell’abitazione e per il tempo necessario, sottoscrivendo l’autodichiarazione per gli spostamenti; si può accudire la colonia felina? Sì, anche se la colonia non è registrata: si tratta di un’attività indispensabile e necessaria (riconosciuta dalla Legge 281/91) per garantire la sopravvivenza degli animali.
«Con il nostro ufficio legale specializzato in tutela degli animali, forniamo assistenza nell’applicazione delle norme emanate per attuare le restrizioni alla libera circolazione e contenere i contagi – spiega Gianluca Felicetti, presidente LAV – siamo intervenuti in molti casi di sanzioni e denunce ingiuste connesse alle necessità di spostamento per accudire animali, fornendo una consulenza tempestiva e gratuita ai richiedenti e inviando lettere specifiche destinate alle forze di polizia e alle pubbliche amministrazioni, a tutela degli animali e dei cittadini sanzionati per averli accuditi. Molto ampia la casistica delle richieste alle quali abbiamo fornito un riscontro, provenienti da tutta Italia: da chi ha denunciato lo smarrimento di un cane ed è in difficoltà con la verifica delle segnalazioni anche fuori dal Comune, fino alla difficoltà di poter andare a ritirare cuccioli acquistati in allevamenti, una pratica che cerchiamo di scoraggiare anche in considerazione dei tanti animali adottabili, gratuitamente e in sicurezza, presso i canili. A tale proposito chiediamo al Ministero della Salute con i prossimi provvedimenti di permettere la possibilità di adottare dai canili per alleviare le sofferenze degli animali e favorire il loro ingresso in famiglie che proprio in questo periodo hanno scelto di vivere con un quattrozampe, anche per evitare sovraffollamenti delle strutture». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero