Il coronavirus non molla la presa in città ed i casi aumentano giorno dopo giorno, anche se i numeri per fortuna sono contenuti e il virus sembra in forte frenata. A Terni...
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Ma il contagio è esploso tra gli operatori sanitari della città con i primi casi sia al Santa Maria che a centro salute Ferriera. In ospedale per ora è risultato positivo un solo medico entrato in servizio dopo essere stato in settimana bianca e che ha poi avuto sintomi influenzali. Così sono stati effettuati tamponi anche ai suoi cinque colleghi che hanno avuto contatti con lui e che nel frattempo sono stati lasciati a casa per precauzione. Tamponi rallentati per la mancanza di reagenti. Ma la direzione del Santa Maria ha deciso effettuare tamponi ai proprio dipendenti, 150 quelli effettuati nei giorni scorsi e cento nei prossimi.
Quattro contagi anche al centro salute di via San Giovanni XIII, dove sono quattro le infermiere risultate positive al tampone. Isolamento contumaciale per loro e fiduciario per tutti i familiari, mentre l'Usl ha deciso di fare i tamponi anche a tutti i colleghi col centro salute che viene sanificato giornalmente e con gli operatori che portano mascherine e guanti:
«La situazione è sotto controllo - dice i direttore sanitario dell'Usl Camillo Giammartino - abbiamo messo in atto tutti i protocolli di sicurezza per fare in modo che gli operatori e gli utenti non rischino il contagio, con la sanificazione dei locali e le protezioni necessarie». Difficile ipotizzare se a loro volta gli infermieri nell'esercizio delle loro funzioni hanno contagiato gli utenti del centro, anche se per ora non ci sono segnalazioni in tal senso. Infatti, tra i servizi del centro c'è anche quello ambulatoriale che effettua i prelievi del sangue e altre prestazioni mediche.
Intanto, non destano preoccupazioni le condizioni di un imprenditore ternano quarantottenne e della figlioletta di appena 12 anni risultati positivi al tampone. Da qualche giorno avevano sintomi influenzali accompagnati da una tosse secca ed il sospetto è ora diventato certezza. Tamponi che sono stati fatti anche alla moglie ed all'altro figlio, che hanno nel frattempo gli stessi sintomi e che sono stati messi per ora in isolamento fiduciario.
Restano gravi invece due persone di 37 e 47 anni che sono in coma farmacologico in Terapia Intensiva, entrambi con polmoniti bilaterali.
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Il Messaggero