PERUGIA - Violenza sessuale aggravata su due bambine di nove anni durante le pause pranzo a scuola: queste le accuse da cui dovrà difendersi un ottantenne nel corso...
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Il sostituto procuratore Bettini parla di «violenza e abuso di autorità» da parte dell’uomo che con «mosse repentine» avrebbe «approfittato del contesto di gioco durante la pausa pranzo nella scuola presso cui svolgeva attività di vigilanza». Le denunce dei genitori delle piccole hanno consentito al pubblico ministero di descrivere nel capo di imputazione i fatti contestati all’anziano, consistenti nel «toccamento delle parti intime e delle cosce», nei «baci in bocca» e nei «massaggi sulle spalle e sulla schiena» delle due bambine. Ma soprattutto il pm parla di «più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso e con più azioni», quindi di più episodi. Che nonostante la giovane età hanno messo in allarme le bimbe e le hanno convinte della necessità di avvisare mamma e papà: da qui la denuncia, le indagini fino alla richiesta di rinvio a giudizio. «Il quadro di elementi a carico dell’indagato in relazione alla commissione del reato di violenza sessuale aggravata – aveva spiegato a ottobre una nota del procuratore capo Raffaele Cantone che ne aveva dato notizia - risulta dal contenuto della querela proposta dai genitori delle minori persone offese e dalle dichiarazioni rese dalle stesse in sede di audizione protetta audio registrate». La bambine quindi, cristallizzato il loro racconto, non dovranno tornare in aula a rivivere la vergogna e la paura espresse nella denuncia: ad assistere i loro genitori saranno gli avvocati Marco Piazzai e Daniele Fantini, pronti a rappresentarle in aula. L'uomo, invece, che è stato allontanato dalla scuola dopo la denuncia, dovrà difendersi da quelli che ha sempre sostenuto essere solo atteggiamenti affettuosi nei confronti dei piccoli che era stato chiamato a vigilare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero