Perugia, sotto choc in ospedale: «Stuprata dal mio ex»

Perugia, sotto choc in ospedale: «Stuprata dal mio ex»
PERUGIA La corsa in ospedale. L’arrivo sotto choc, nella giornata di giovedì, e poche parole sussurrate al personale medico sanitario del pronto soccorso: «Sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PERUGIA La corsa in ospedale. L’arrivo sotto choc, nella giornata di giovedì, e poche parole sussurrate al personale medico sanitario del pronto soccorso: «Sono stata violentata». Immediatamente viene attivato il codice rosa, ovvero la procedura di intervento nei pronto soccorso degli ospedali per riconoscere e rilevare casi di violenza sessuale, maltrattamenti o stalking sulle donne, attraverso uno specifico percorso di accoglienza che garantisce la privacy e l’incolumità fisica e psichica delle vittime. 

Perché in pronto soccorso c’è sempre pochissimo tempo da perdere, ma ci sono momenti e situazioni in cui anche i secondi sono preziosi. Uno di questi è proprio il caso in cui ci si trova davanti a una potenziale vittima di una violenza sessuale.

Tra le lacrime, la giovane donna ha ricostruito quanto accaduto. Ai sanitari ha raccontato di un incontro avvenuto con il suo ex compagno, con cui ha vissuto per un certo periodo, incontro finito nel modo peggiore: con una violenza sessuale. 

Lei, 37 anni e residente nell’hinterland perugino, non ha mostrato titubanze nel raccontare una volta arrivata in ospedale di aver appena subito uno stupro e chi sarebbe stato l’autore: tutti elementi che, assieme allo stato di particolare sofferenza in cui è arrivata al pronto soccorso, hanno imposto il necessario avvio di una procedura dedicata proprio alle persone che subiscono questo tipo di reato.

Un incubo cui ora toccherà alle forze dell’ordine dare i contorni e provare a ricostruire nei dettagli. 
Secondo quanto si apprende, del caso sono stati interessati i carabinieri che, esattamente come nel caso della giovane violentata domenica mattina in una discoteca a Città della Pieve, dovranno affrontare un’indagine particolarmente delicata e complessa per ricostruire in maniera puntuale l’inferno che ha denunciato la donna una volta arrivata all’ospedale Santa Maria della misericordia

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero