Perugia: violentata in auto a 16 anni, stanato lo stupratore

Perugia: violentata in auto a 16 anni, stanato lo stupratore
PERUGIA - Un sabato in giro con gli amici, la voglia di ballare e divertirsi, l’ingresso in un locale e poi gli sguardi che si incrociano con un ragazzo: inizia così...

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PERUGIA - Un sabato in giro con gli amici, la voglia di ballare e divertirsi, l’ingresso in un locale e poi gli sguardi che si incrociano con un ragazzo: inizia così l’incubo di una sedicenne vittima, sarà il suo racconto, di violenza sessuale. Siamo ai primi di ottobre, la ragazzina dopo essersi appartata in macchina con il ragazzo torna in lacrime dagli amici, raccontando di aver subito una violenza sessuale. Trova la forza di chiamare i genitori e viene portata in ospedale proprio dalla mamma dove, come da protocollo, viene sottoposta a tutti gli accertamenti del caso che danno una prima risposta di compatibilità con quanto lei racconta.


Il passo successivo è quello dell’apertura di un fascicolo d’indagine da parte della procura: inizialmente l’ipotesi di violenza sessuale è a carico di ignoti, ma i carabinieri si mettono al lavoro e riescono giorno dopo giorno a ricostruire pezzo dopo pezzo quanto accaduto.

E così il volto inizialmente sconosciuto del giovane presunto aggressore inizia ad essere sempre meno misterioso: si tratta, secondo quanto si apprende, di un ragazzo anche in questo caso molto giovane, appena maggiorenne, che è stato appunto individuato e posto sotto indagine per quel sabato notte d’orrore. Accuse ovviamente ancora tutte da dimostrare completamente, con il giovane che avrà modo di spiegare la sua versione su quanto gli viene contestato.

Importantissima, decisiva, la rapidità d’azione da parte delle forze dell’ordine, ma è altrettanto vero come appare quantomeno preoccupante il dato che si evidenzia dai primi d’ottobre, da quando cioè una ragazza di venti anni è stata violentata dal gestore di un club nella zona di Po’ Bandino: quattro violenze sessuali in un mese e mezzo è un dato che deve necessariamente far riflettere per individuare eventuali azioni preventive da mettere in campo. Anche perché in questo caso come nell’ultimo caso, la diciottenne violentata nel parcheggio non lontano da un locale, oltre alla giovanissima età delle vittime c’è anche la giovanissima età dei presunti aggressori.

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Il Messaggero