Violenza sulle donne, il messaggio della presidente Tesei: «Prevenzione e consapevolezza»

La presidente Donatella Tesei
PERUGIA - «Prevenzione e consapevolezza», queste le parole chiave rimarcate dalla presidente Donatella Tesei in tema di contrasto alla violenza contro le...

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PERUGIA - «Prevenzione e consapevolezza», queste le parole chiave rimarcate dalla presidente Donatella Tesei in tema di contrasto alla violenza contro le donne intervenendo in occasione della tavola rotonda a Palazzo Donini. Condividere, anche con le istituzioni, le esperienze delle aziende sanitarie umbre in tema di contrasto alla


violenza contro le donne, per avviare un percorso multidisciplinare che coinvolga, ognuno con competenze
specifiche, più soggetti della rete territoriale, questo l'obiettivo dell'iniziativa che si è tenuta nell'ambito del piano unico della formazione sanitaria regionale. 
«La nostra idea - ha spiegato la coordinatrice dei lavori, Mara Fabrizio - è di riportare, ancor prima della
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, il tema al centro dell'attenzione della comunità e degli addetti ai lavori in ogni ambito. In questo contesto la Regione quest'anno, ha voluto approfondire la problematica dal punto di vista sanitario».

Tesei, dal canto suo, ha evidenziato come «spesso l'intervento degli operatori sanitari avviene quando la situazione di violenza è già avanzata. Ecco, perché - ha aggiunto - la problematica va affrontata facendo squadra e allargando il più possibile il fronte delle interlocuzioni con tutti i professionisti che possono venire a contatto con queste situazioni». Relativamente alla consapevolezza la presidente ha rimarcato, anche alla luce della sua esperienza professionale, come per molte donne sia «difficile arrivare a maturare la coscienza che alcuni atteggiamenti sono fortemente lesivi della dignità. Per favorire la presa di coscienza è necessario costruire un percorso con il coinvolgimento di più attori e anche del mondo della scuola». La presidente Grechi ha evidenziato il tema della formazione delle operatrici che entrano in contatto con le donne vittima di un dramma dalla complessità enorme. La giornata è proseguita con l'ascolto dei professionisti e degli operatori sanitari che hanno raccontato esperienze, condiviso riflessioni e lanciato proposte per fortificare un percorso di civiltà che ha visto la Regione Umbria tra le prime in Italia a dotarsi di una legge in materia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero