Videopoker, il sindaco di Giove emette un'ordinanza per limitare gli orari di gioco

Videopoker, il sindaco di Giove emette un'ordinanza per limitare gli orari di gioco
GIOVE Va dalle 10 del mattino alle 23 della sera la fascia oraria nella quale è possibile giocare a video slot e video poker a Giove. Lo stabilisce un’ordinanza del...

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GIOVE Va dalle 10 del mattino alle 23 della sera la fascia oraria nella quale è possibile giocare a video slot e video poker a Giove. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco, Alvaro Parca, che recepisce le normative nazionali e regionali finalizzate alla lotta alle ludopatie. La disposizione del sindaco obbliga anche i possessori di apparecchiature da gioco all’esposizione su apposite targhe, da posizionare all’interno del locale in luogo ben visibile al pubblico, di formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro.E’ fatto inoltre obbligo di esposizione con visibilità all’esterno del locale degli orari di esercizio delle sale giochi e degli esercizi autorizzati, nonché degli apparecchi e dei congegni presenti ed in esercizio a qualsiasi titolo all’interno del territorio comunale. L’ordinanza del sindaco Parca stabilisce infine che la violazione alle disposizioni previste comporta la sanzione amministrativa pecuniaria che può andare da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500.

«Numerosi studi e ricerche – spiega il sindaco Parca motivando l’ordinanza - documentano la portata di questo fenomeno. Tra essi lo studio dell’Istituto Ipsad dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, che giunge a stimare che siano circa 2 milioni i giocatori “a basso rischio” e che siano circa 1 milione quelli che arrivano a sfiorare la dipendenza patologica. Nonostante la chiara legislazione restrittiva per i minori – aggiunge - il fenomeno colpisce in maniera sempre più preoccupante anche le fasce di età più giovani. Alla luce dei dati allarmanti sul fenomeno del gioco compulsivo, con l’intento di limitarne la diffusione nel territorio comunale, è necessario disciplinare l’esercizio delle attività connesse all’offerta di gioco sul territorio comunale, tenendo conto che il più alto impegno, per l’amministrazione comunale, è quello di conservare un tessuto sociale sano e rispettoso della piena libertà della vita comunitaria da parte di tutti i cittadini».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero