Perugia, via dei Priori e Porta Eburnea: ripartono con l’operazione decoro

Perugia, via dei Priori e Porta Eburnea: ripartono con l’operazione decoro
PERUGIA - L’avevano promesso e puntualmente, sabato mattina nonostante la pioggia, tanti fra residenti e commercianti si sono rimboccati le maniche per ripulire le zone di...

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PERUGIA - L’avevano promesso e puntualmente, sabato mattina nonostante la pioggia, tanti fra residenti e commercianti si sono rimboccati le maniche per ripulire le zone di Porta Eburnea e via dei Priori. Erbacce strappate, vetrine e saracinesche tirate a lucido. Un modo per ripartire, da domani, non solo più sicuri con le misure anti-coronavirus che sono pronti ad attuare i negozi che rientrano nel via libera, ma anche con una decisa spinta al decoro.


LA PULIZIA Giancarlo, Isabella e Giovanni hanno ripulito per intero la pizza Mariotti, altri negozianti, artigiani e residenti del versante via dei Priori si sono dedicati alla pulizia dell’asse principale e delle traverse. E la speciale edizione delle Pulizie di primavera promossa da Associazione Priori presieduta da Maria Antonietta Taticchi e Associazione Rione di Porta Eburnea presieduta da Giancarlo Barboni, è stata anche occasione per fare un confronto con il Comune. Già, perché durante le operazioni di pulizia i volontari sono stati salutati, a nome dell’amministrazione, dall’assessore al Commercio Clara Pastorelli che ha ascoltato proposte e appelli per sperare in una ripartenza se non facile comunque meno in salita di quel che potrebbe essere. C’è così chi ha chiesto di facilitare la possibilità di utilizzare gli spazi esterni ai negozi, chi ha chiesto altre misure di supporto. Insomma, una sorta di confronto che si collega al dibattito nazionale sul tema.

IL FUTURO Ma sabato protagoniste assolute sono state le pulizie promosse dalle due associazioni, che ragionano anche alla ripartenza del turismo e degli eventi culturali per cercare di tenere vive le due zone dell’acropoli. Un prosieguo di iniziative già avviate che ora in qualche modo dovranno adeguarsi alla situazione e provare a far riprendere la vitalità in una fetta di città dove c’è continua voglia di rilancio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero