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TRNI Anziani senza vaccino disperati e medici di famiglia sconsolati: «Le dosi da somministrare sono esaurite. Alle prime persone sopra i 64 anni di età i primi di ottobre le abbiamo somministrate fino all’esaurimento», afferma un medico. Impossibile anche acquistarle a pagamento, dalle farmacie sia esse private che pubbliche la solita risposta «il vaccino non c’è ne sappiamo quanto arriverà, non prendiamo prenotazioni». Nel distretto di Terni mancano circa 5.000 dosi che dovevano andare ai bambini dai 3 ai 64 anni di età. L’unica ditta fornitrice della Regione non ce la fa a smaltire la richiesta. I tempi per la distribuzione del farmaco si allungano, se ne riparlerà nel mese di novembre ad essere ottimisti, altrimenti si dovrà attendere quello di dicembre, quando il virus dell’influenza avrà cominciato a colpire. Anche i pediatri non sanno più cosa fare. I piccoli dai 6 mesi ai 3 anni non hanno potuto essere vaccinati ed anche l’Usl, che non ha nessuna colpa perché ha richiesto già lo scorso anno il suo fabbisogno, si trova inerme alla richiesta sollecitata tutti i giorni da medici e pediatri. Ma un problema ci dovrà pure essere se le dosi di vaccino non sono arrivate a sufficienza. L’inghippo della mancanza di tante dosi, oltre ad una richiesta molto massiccia e non prevedibile, è anche dovuta alla seconda ondata del coronavirus che sta interessando tutto il Paese. Sembrerebbe, comunque, che gli uffici regionali preposti all’approvvigionamento non abbiano calcolato in modo non corretto la richiesta del fabbisogno per la campagna anti vaccinale del 2020-2021. E se questa svista non bastasse ci è andata di mezzo anche la scelta del fornitore unico che non c’è la fa a sfornate tante dosi. La dottoressa Simonetta Centurione, segretario provinciale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) afferma: «Ci troviamo i difficoltà per la vaccinazione, in particolare per i soggetti sotto i 65 anni di età. Nei giorni scorsi in Regione ho avuto un incontro con il direttore generale Claudio Dario, il quale ha riferito che sta cercando disperatamente altri fornitori, anche per il vaccino contro la polmonite. Ad essere ottimisti le dosi non arriveranno prima del mese di dicembre».
Il Messaggero