Soccorsi, la svolta arriva dal cielo scelta Foligno per l'elisoccorso, come funzionerà

Soccorsi, la svolta arriva dal cielo scelta Foligno per l'elisoccorso, come funzionerà
PERUGIA Il passo è pesante. E lo è sia da un punto di vista tecnico che politico. La Regione ha scelto quale sarà la base del servizio di elisoccorso che tra...

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PERUGIA Il passo è pesante. E lo è sia da un punto di vista tecnico che politico. La Regione ha scelto quale sarà la base del servizio di elisoccorso che tra un anno volerà con le insegne dell’Umbria. Addio alla convenzione con le Marche nata sette anni fa. La base scelta è l’aeroporto di Foligno.


La sfida logistica non ha mai visto in campo, di fatto, Terni scartata nel primo giro di verifiche fatto dal gruppo di lavoro che era stato costituito a marzo.
Restavano in corsa Perugia con il San Francesco e Foligno con due opzioni: l’aeroporto “Franceschi” e il Centro regionale di Protezione civile. La Regione spiega: «Alla luce delle condizioni esaminate, la dislocazione migliore quale sede per la base Hems regionale risulta essere l’aeroporto Civile di Foligno, in quanto dotato di relativa logistica, migliori condizioni aeronautiche e scarso impatto sulle aree urbanizzate circostanti. L’aeroporto internazionale di Perugia presenta invece, quale importante criticità, la difficile coesistenza con i diversi aviomezzi in transito. Per quanto riguarda infine l’area prospicente il Centro Regionale Protezione Civile di Foligno, essa risulta eccessivamente vicina a zone densamente urbanizzate, sulle quali avrebbe un impatto certamente nocivo per quanto riguarda l’inquinamento acustico ed il rischio legato ad incidenti in fase di decollo e atterraggio».
«In Umbria si utilizza fin dall’11 aprile 2014 l’eliambulanza della Regione Marche, operativa presso la base di Fabriano – ricorda l’assessore alla Sanità, Luca Coletto - Considerando le problematiche in termini di efficacia, efficienza, disponibilità continuativa non vincolata anche a eventuali impegni sul territorio marchigiano e qualità del servizio erogato, l’assemblea legislativa ha impegnato la Giunta regionale a valutare di dotare il territorio umbro di un servizio di elisoccorso autonomo».
L’Umbria molla le Marche perché c’è una necessità di avere la disponibilità dell’eliambulanza senza il rischio di trovare Icaro 2, che si alza da Fabriano, impegnata con un altro intervento nella regione madre, ma c’è anche la necessità di avere un’autonomia legata alle caratteristiche dell’Umbria. Prima tra tutte la sismicità senza dimenticare che a volte, in inverno, la nebbia può bloccare il volo dalle Marche. Dalla ricognizione fatta in regione ci sono quattro aviosuperfici, tre elisuperfici (almeno una per ospedale cosiddetto Dea) e circa 50 campi sportivi certificabili per atterraggio e decollo.
QUANTO COSTA
I costi ipotizzati, secondo quanto era emerso dai primi confronti del gruppo di lavoro, risentono della tipologia dell’elicottero utilizzato e delle ore di impiego. Le stime dicono che un servizio di elisoccorso sanitario diurno su 12 ore costa 180.000-220.000 euro al mese (il dato dipende dalla potenza dell’elicottero)più 1.600 euro per un’ora di volo. Quelle previste ogni anno sono 400. Se il servizio deve coprire le 24 ore la forchetta è di 240mila-300mila euro al mese, più 2.200 euro per ogni ora di volo. In questo caso le ore di volo previste salgono a seicento.
I TEMPI

Per avviare il primo volo dell’elisoccorso umbro, ipotizzato a marzo 2022, va espletata la gara per l’affidamento del servizio, così come sarà necessario individuare un’azienda per la selezione e formazione del personale. È prevista la definizione e stipula di una convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria per l’impiego di tecnici di elisoccorso. Per Terni esclusa come base protestano il leader dell’opposizione in consiglio regionale Fabio Paparelli (Pd) e il consigliere M5S Thomas De Luca.

 

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Il Messaggero