Virus, ora il pericolo si chiama Gamma evoluzione della brasiliana

Virus, ora il pericolo si chiama Gamma evoluzione della brasiliana
PERUGIA Con la variante Delta per ora sotto controllo nella regione, è la mutazione Gamma della mutazione brasiliana ad attirare l’attenzione anche dei ricercatori...

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PERUGIA Con la variante Delta per ora sotto controllo nella regione, è la mutazione Gamma della mutazione brasiliana ad attirare l’attenzione anche dei ricercatori nazionali. Secondo l’ultimo report sul sequenziamento operato dall’Iss, tale virus è presente con una prevalenza del 37,5%. La curva epidemica comunque resta sotto controllo coi casi settimanali sotto 50, come il 19 agosto, ma con ancora 698 attualmente positivi da gestire. Nonostante il basso numero di contagi, sono 481 le persone in isolamento, bloccate dai servizi di sorveglianza delle Usl. Quanto alla campagna vaccinale, giovedì circa 2mila dosi somministrate in meno rispetto al giorno precedente, ma la media mobile settimanale resta sopra 9mila.


Il raffreddamento dell’epidemia in Umbria è confermato nel monitoraggio della cabina di regia, che indica un Rt in leggera risalita ma per ora sotto “uno” (0,97 da 0,85), e un numero di focolai sceso da 18 a 12. Scesi a 36 i casi non associati a catene note che pesano di più (21,2%) mentre si registra un lieve calo nella capacità di monitoraggio, con la percentuale dei casi notificati scesa da 96,6 a 95,9. In picchiata l’incidenza dei tamponi positivi, escluso il retesting, all’1,2%, mentre l’incidenza settimanale è passata da 9,6 a 5,8 casi ogni 100mila abitanti.
Sotto la lente resta tuttavia il fenomeno varianti con l’ultimo report Iss relativo al sequenziamento dei campioni inviati il 22 giugno dai laboratori di riferimento regionale, 4 quelli coinvolti in Umbria, che ha interessato 13 ceppi con otto sequenze ottenute per analisi. Di queste, quattro (50%) sono risultate riferite alla variante inglese (lignaggio B.117) mentre 3 (37,5%) riguardano la mutazione Gamma (lignaggio P1), evoluzione della brasiliana riscontrata anche a Norcia, teatro nelle ultime settimane di un doppio cluster familiare. L’ottavo campione è invece riferito ad altre varianti, “variant of interest” che non preoccupano. Il cluster umbro riferito alla mutazione della variante brasiliana è finito anche all’attenzione del ricercatore Alessandro Carabelli che dirige uno dei gruppi di ricerca del consorzio inglese COG-UK che monitora proprio le mutazioni del SarsCov2. «La variante Delta sembra presentare alta contagiosità e un certo grado di immunoevasione – ha spiegato in un’intervista a Repubblica - ma dobbiamo monitorare anche altre varianti che potrebbero avere simili se non peggiori caratteristiche. Una variante, ad esempio, al momento limitata, comincia a comparire in Campania e Umbria».

Da qui la necessità di accelerare con l’immunizzazione, campagna che in Umbria, secondo l’ultimo aggiornamento del portale governativo, ha raggiunto oltre 265mila assistiti che hanno ricevuto la doppia o unica dose di vaccino prevista, pari al 31% della popolazione residente. Anche per gli oltre 4.500 vaccini somministrati ieri in mezza giornata, nel 70% dei casi si è trattato di assistiti che hanno completato il ciclo, con neanche 1.400 prime dosi iniettate (2.041 giovedì, sulle 8.013 totali). Grazie all’intervento delle farmacie con Janssen cresce di giorno in giorno la copertura totale tra sessantenni e settantenni che nel 41 e nel 48% dei casi hanno completato il ciclo vaccinale grazie anche alla monodose. Si è invece fermata al 53% la copertura di prime dosi Pfizer per i trentenni, mentre per i quarantenni ha raggiunto il 66,4. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero