Usano i mezzi della Comunità montana per annaffiare il giardino dei vicini o tosare il cane: dipendenti condannati

Usano i mezzi della Comunità montana per annaffiare il giardino dei vicini o tosare il cane: dipendenti condannati
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PERUGIA - Acqua per annaffiare i giardini degli amici, una ruspa, un escavatore, mezzi per tagliare gli alberi vicino casa di un parente ma anche per tosare il proprio cane. Sono alcune delle proprietà della comunità montana del Trasimeno Medio Tevere di cui si sono appropriati o hanno utilizzato indebitamente tre dipendenti, che hanno già patteggiato una pena per accuse – a vario titolo - come peculato e truffa.

Ma dopo la sentenza penale è arrivata la Corte dei conti a battere cassa, con la procura che ha chiesto e ottenuto la condanna di Mauro Grilli (all'epoca dei fatti, responsabile dei servizi di magazzino), Alessandro Corradini (responsabile delle squadre di bonifica e cantieri) e di Massimo Casciari (autista). I tre dipendenti considerati infedeli, infatti, sono stati ritenuti responsabili dalla Corte presieduta da Piero Carlo Floreani di un danno all'immagine della pubblica amministrazione e condannati a pagare un totale di 40mila euro. Secondo le accuse e i risultati delle indagini della guardia di finanza, i tre convenuti hanno utilizzato per esempio mezzi e pure manodopera per realizzare una casetta di legno e fioriere per una parente e la figlia di un'altra dipendente o per sistemare il prato o rifornire i mezzi della fondazione di cui uno dei tre era vicepresidente. Nel caso della ruspa, poi, per il suo trasporto era stato utilizzato un camion che quindi non era stato disponibile per un servizio antincendio.
I tre convenuti, assistiti dagli avvocati Paolo Rossi e Giuseppe Innamorati, hanno provato a far valere l'inutilizzabilità della sentenza di patteggiamento o la prescrizione del danno materiale, ma i giudici contabili hanno applicato solo uno sconto rispetto alle richieste della procura – a cui si riconosce un «quadro di indizi precisi e concordanti» - sulla quantificazione del danno: Grilli dovrà pagare 25mila euro, Corradini 10mila e Casciari solo 5mila, a cui si aggiungono quasi duemila euro di spese.

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Il Messaggero