UniStranieri: Impagliazzo si dimette da presidente del Cda

Marco Impagliazzo e il rettore Giovanni Paciullo
PERUGIA - il prof Marco Impagliazzo si è dimesso da presidente del consiglio di amministrazione dell’Università per Stranieri. Si modificano ancora...

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PERUGIA - il prof Marco Impagliazzo si è dimesso da presidente del consiglio di amministrazione dell’Università per Stranieri. Si modificano ancora gli assetti di governo di Palazzo Gallenga. 

Impagliazzo (ordinario di Storia contemporanea e presidente della Comunità di Sant’Egidio) era alla guida del cda da marzo 2014. La decisione è stata comunicata nella giornata di ieri al rettore Giovanni Paciullo e agli uffici.

Toccherà proprio a Paciullo, a questo punto, assumere l’incarico di guidare il consiglio d’amministrazione. 
Impagliazzo si dimette dalla presidenza e anche da membro del cda: era stato eletto come rappresentante dei professori ordinari. Il suo mandato sarebbe scaduto tra pochi mesi: entro marzo, infatti, i prof saranno chiamati nuovamente al voto. Vista la scadenza così ravvicinata, è probabile che il consiglio di amministrazione prosegua la propria attività per qualche mese senza la nomina di un sostituto che sarebbe «a tempo troppo determinato».

Le dimissioni di Impagliazzo arrivano a breve distanza da due nomine importanti a Palazzo Gallenga: in giugno l’elezione di Sandra Covino alla guida del dipartimento di Scienze umane e sociali, una cesura rispetto al predecessore Roberto Fedi; e nei giorni scorsi la nomina di Giuliana Grego Bolli nel ruolo di prorettore. In contemporanea pure la battaglia per il nuovo corso di laurea da “mediatore culturale”: la proposta era passata al consiglio di dipartimento con un sacco di docenti assenti quel giorno ma poi è stata spostata in congelatore dal senato accademico e proprio dal consiglio di amministrazione. Troppo alto il rischio - questa la valutazione finale - di andare incontro a spese straordinarie e pure di dover assumere nuovi docenti ad hoc. A marzo 2017 si rielegge il cda e nel 2018 tocca alla scelta del nuovo rettore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero