Unistranieri: la Corte dei Conti chiede altri 210mila euro di danni C'è anche il ministro Giannini

Il procuratore regionale della Corte dei Conti Antonio Giuseppone
PERUGIA -  I calcoli vanno rifatti. Per la Corte dei Conti quei soldi spesi dall’Università per Stranieri per affittare i locali dell’ex Contrappunto...

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PERUGIA -  I calcoli vanno rifatti. Per la Corte dei Conti quei soldi spesi dall’Università per Stranieri per affittare i locali dell’ex Contrappunto tra il 2008 e il 2012 devono essere ripagati da chi allora guidava l’Ateneo. Dovrà vedersela di nuovo con i magistrati contabili il ministro Stefania Giannini (in quel periodo rettore a Palazzo Gallenga) insieme agli ex componenti del cda - c’è anche il rettore di oggi Giovanni Paciullo - e insieme agli ex direttori dell’Università. Il procuratore regionale della Corte dei Conti Antonio Giuseppone e il vice procuratore generale Pasquale Principato hanno presentato appello contro la sentenza di primo grado che lo scorso aprile aveva messo insieme poco più di 60mila euro di sanzioni per la vicenda dell’edificio di via Scortici, a due passi dalle aule della Stranieri. Troppo poco, secondo la ricostruzione dell’accusa che chiede altri 210.200 euro di danni. Il secondo round si giocherà a Roma, alla sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei Conti.


Gli affitti pagati dalla Stranieri per i locali di via Scortici furono segnalati dal collegio dei revisori dei conti a novembre 2013. I giudici di primo grado hanno riconosciuto «la mancanza di un’ appropriata, avveduta e prudente valutazione dell’interesse pubblico perseguito...». Ora, la Procura della Corte dei Conti torna a sostenere che quando nel 2008 la Stranieri decise di affittare i locali dell’ex Contrappunto «il cda era consapevole di non poterli utilizzare direttamente (non essendo l’Università un imprenditore commerciale) né in tempi stretti...». Quindi la richiesta di condannare Stefania Giannini, Paola Balsamo, Paola Bianchi, Fabio Matarazzo, Marcello Silvestrini, Giovanni Paciullo, Anna Comodi, Rita Stoppini, Lucio Ubertini, Franco Mezzanotte, Marina Bon di Valsassina e Giuseppe Santoro a pagare in tutto 185.030,61 euro all’Università per Stranieri. I magistrati Antonio Giuseppone e Pasquale Principato aggiungono pure che successivamente il bando per il subaffitto di quei locali pose come base di gara la cifra di 67.400 euro annui contro i 78mila sborsati dall’Università per l’affitto. Alla fine gli “inquilini” pagarono 67.500 euro, da qui la richiesta di condannare Stefania Giannini e Antonella Bianconi (ex rettore ed ex direttore dell’Università per Stranieri) a versare altri 25.200 euro, cioè la differenza, calcolata per due anni, tra l’affitto e il subaffitto. E via al secondo round. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero