Il parroco: «Diritti civili a coppie gay ma non chiamiamoli matrimoni»

Don Saulo Scarabattoli
PERUGIA - «Dico sì al riconoscimento dei diritti civili all'interno della coppia, anche se omosessuali, ma non chiamiamoli matrimoni perchè...

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PERUGIA - «Dico sì al riconoscimento dei diritti civili all'interno della coppia, anche se omosessuali, ma non chiamiamoli matrimoni perchè sarebbe un falso nella parola». don Saulo Scarabattoli, parroco a Perugia e già componente del Sinodo sulla famiglia, interviene così sull'approvazione del ddl sulle unioni civili. Don Saulo spiega all'agenzia Ansa di non conoscere nel dettaglio la norma. Sottolinea comunque che: «se ci fossero state meno polemiche sarebbe stato meglio». «Un conto - aggiunge - sono i diritti civili nelle unioni, un altro il matrimonio».

Il sacerdote ricorda poi come: «Anche il Papa abbia recentemente detto che i laici non hanno bisogno di essere eterodiretti dai vescovi».
«Sono un parroco - sottolinea ancora don Saulo richiamandosi nuovamente al Pontefice - che porta il profumo delle pecore del suo gregge al quale sta in mezzo, cercando di condurlo dritto». Il religioso ricorda infine che «la legge morale della Chiesa indica come la sessualità debba essere dentro il
matrimonio, nè prima nè fuori di esso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero