Una classifica statistica sui soli calci di rigore: Ternana ultima

Una classifica statistica sui soli calci di rigore: Ternana ultima
Mourinho direbbe "Zeru rigori". A favore, però. Perché contro, ne sono arrivati già quattro in dieci partite. Questa Ternana capace di stupire sul...

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Mourinho direbbe "Zeru rigori". A favore, però. Perché contro, ne sono arrivati già quattro in dieci partite. Questa Ternana capace di stupire sul podio della serie B e di dimostrare di potersela giocare lassù in alto con tutti, è ultima in un'altra classifica. Una classifica statistica, creata e compilata attribuendo alle 20 protagoniste un punteggio coefficiente dato dalla differenza tra i penalty avuti a favore e quelli fischiati contro. Non vale ai fini del campionato, ma ve la proponiamo come indicazione di un parametro. La dice lunga sul rapporto che ha la Ternana con i calci di rigore. Davanti a una squadra in palla della quale andare fieri e che guardano con simpatia e tanto entusiasmo, i tifosi polemizzano con le direzioni arbitrali. Soprattutto dopo l'ennesimo episodio, in Ternana-Genoa. E' singolare, che la Ternana non solo sia tra le 6 squadre di serie B alle quali ancora non è stato dato alcun calcio di rigore a favore, ma si ritrova troppo spesso a vedersi fischiare rigori contro. Quattro, dalla terza alla decima giornata. In media, uno ogni due partite. Solo il Pisa si ritrova un penalty contro in più, 5, ma ne ha pure avuti 4 a favore. Curioso come questa classifica veda avanti a tutti il Sudtirol, che contrariamente alla Ternana ha avuto quattro rigori a favore e zero contro. Segue il Cittadella con tre rigori a favore (tutti nella stessa partita) e nessuno contro. Terzo posto per il Genoa e per il Bari (occhio, il prossimo avversario), alla pari con tre rigori a favore (l'ultimo dei genoani proprio contro la Ternana) e uno contro. Tornando ai rigori contro la Ternana, gli ultimi due casi sono stati singolari, simili ma concettualmente diversi, perché diversa è stata l'interpretazione dell'intervento del Var. A Benevento, rigore assegnato dall'arbitro Volpi per un contatto tra Iannarilli (pulito sulla palla) e La Gumina, con l'attaccante in realtà caduto perché finito per inerzia sul corpo del portiere in uscita. Rigore decretato e confermato nonostante le riserve del Var. Col Genoa, il contrario: contatto tra Iannarilli e Coda, l'attaccante va a terra, l'arbitro Doveri fa proseguire, il Var interviene e ravvisa il contatto, l'arbitro cambia decisione e assegna il penalty. Troppe volte, due pesi e due misure. L'allenatore Cristiano Lucarelli, tra l'altro espulso nel recupero per doppia ammonizione, ha cointestato quel rigore: «Il Var non ha la capacità di valutare l'entità di un intervento. Nel calcio, i contatti ci sono, ma non tutti sono decisivi. Sarebbe ore di distinguere tra un contatto decisivo nella caduta dell'avversario da un contatto ininfluente. Il calcio è anche contatto fisico. Altrimenti, giocheremmo a calcetto». Dunque, quattro rigori contro dall'inizio del campionato, tutti nelle giornate dalla terza alla decima. In media, un rigore ogni due partite. Uno di questi, quello col Perugia, Iannarili lo ha parato. Di contro, nessun penalty per le Fere. Poche occasioni contestabili, è vero. Ma quelle che ci sono state (ad esempio contro Cosenza e Perugia) non sono state nemmeno valutate dalla tecnologia. E la Ternana non prende più un rigore a favore da oltre sette mesi, da Como-Ternana del 15 marzo. E domenica, in serie A, tanto bene, ci sono stati due episodi simili a quello del rigore di Ternana-Genoa. In Fiorentina-Inter, rigore dato ai nerazzurri; ma in Roma-Napoli, rigore prima assegnato e poi negato ai giallorossi. Allora?

LA NOSTRA CLASSIFICA DEI RIGORI (Rigori a favore/rigori contro)

SUDTIROL 4/0

CITTADELLA 3/0

GENOA 3/1

BARI 3/1

BENEVENTO 2/0

CAGLIARI 1/0

ASCOLI 1/0

PALERMO 1/0

PERUGIA 3/3

BRESCIA 2/2

PARMA 2/2

PISA 4/5

COSENZA 1/2

REGGINA 0/1

VENEZIA 0/1

MODENA 1/3

FROSINONE 0/2

SPAL 0/2

COMO 0/2

TERNANA 0/4

 

 

 

 

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Il Messaggero