"Un qualche onesto divertimento" riscopre i luoghi della cultura

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TERNI - “Un qualche onesto divertimento” è il...

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TERNI - “Un qualche onesto divertimento” è il titolo della visita guidata in forma di performance per i luoghi del teatro a Terni. L’iniziativa, curata da Progetto Mandela e basata sull’omonimo libro di Francesco Camuffo, aveva preso il via il 25 settembre all’Archivio di Stato di Terni, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, con la presentazione del libro, un convegno e una mostra che è tuttora allestita e visitabile presso Palazzo Mazzancolli, sulla storia del teatro a Terni. Una storia che si trasforma in una vista guidata, ideata da Marco Plini, che accompagna gli spettatori per le vie della città alla scoperta di luoghi, personaggi ed eventi che hanno caratterizzato la cultura della capitale dell’acciaio e ne hanno segnato la strada. Una riflessione sul passato e sul presente per immaginare il futuro. Appuntamento giovedì 28 ottobre, alle ore 17.00 in via Goldoni, luogo del primo teatro della città, per passare al  teatro Verdi, a palazzo Mazzancolli, e per concludersi al Secci. La performance, con la regia di Marco Plini, vede come interpreti le attrici Cecilia Di Giuli e Elisa Gabrielli, l’esibizione della danzatrice Camilla Branchetti in una coreografia di Luisa Contessa e un video curato da Irene Loesch. Il Gruppo Vocale Ticchetettà, composto da Ambra Battistelli, Manuela Grilli, Alessandro Manciucca, Maria Serena Manciucca, Cecilia Marino, Erika Ottavi, Monica Petronio e Alessandro Rossi, accompagna l’azione. Con questa iniziativa Progetto Mandela vuole lanciare uno stimolo alla città per delineare un futuro di senso condiviso sui temi della cultura e del teatro e superare quegli steccati che ad oggi impediscono un dialogo sempre più necessario tra passato, presente e futuro. La sera alle ore 21,00 al teatro Secci, su iniziativa di Arci - Solidarietà, si esibirà Lucilla Galeazzi con il suo Trio e il Coro Canti E-Terni nel concerto di presentazione del cofanetto “Semo de Cinturini”. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo della Fondazione Carit, in partenariato con Arci Solidarietà e Archivio di Stato di Terni, la collaborazione di Fai, del Teatro Stabile dell’Umbria e Ticchetettà e con il patrocinio del Comune Di Terni.

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Il Messaggero