Terni, un murales per riscoprire il senso di comunità cittadina

il murales del plesso "De Amicis" dell'IC "A. De Filis" di Terni
TERNI Una giornata, sabato 5 settembre, dedicata alla riqualificazione degli spazi urbani, all’insegna dell’arte e del recupero del senso di appartenza ad una...

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TERNI Una giornata, sabato 5 settembre, dedicata alla riqualificazione degli spazi urbani, all’insegna dell’arte e del recupero del senso di appartenza ad una comunità solidale, grazie alla spontanea e festosa partecipazione di tutto coloro che hanno a cuore Terni e il suo benessere: con questo spirito un folto gruppo di cittadini, appartenenti alle più diverse età, si sono riuniti nel piazzale antistante l’IC “A. De Filis”, tra via Annio Floriano e Via Marco Claudio. Tutti muniti di mascherina e molto attenti a mantenere, per quanto possibile, il distanziamento fisico, necessario in questi tempi di covid imperante, tanti bambini, insieme con genitori e nonni, hanno portato a termine il murales che costeggia il plesso “De Amicis” della scuola, iniziato tra il 2016 e il 2018, ognuno libero di incidere con un proprio segno di fantasia. L’occasione è stata poi preziosa per ripulire, risistemare e abbellire, attraverso colori e disegni, le aree circostanti, trascurate durante i duri mesi del lockdown, e ridare vita ad un luogo simbolico della città, davanti al palazzo Alterocca, importante per tutti i ragazzi della scuola, ma anche per tutto il quartiere, a pochi giorni dalla ripresa delle attività didattiche fissata, salvo imprevedibili cambiamenti dell’ultim’ora, per il 14 settembre.


L'associazione. «Terni è una grandissima base di arte contemporanea e visuale – spiega Simona Angeletti, animatrice dell’associazione “Bruna Vecchietti” e promotrice dell’iniziativa – intesa nel senso più ampio possibile. L’associazione porta il nome di mia nonna, donna che ai tempi della guerra era titolare di una scuola di dattilografia e stenografia e che si è sempre impegnata per il bene di tutti coloro che le stavano intorno. La nostra associazione porta avanti il suo messaggio cercando, attraverso meccanismi di economia alternativa, fondata sulla solidarietà e sullo scambio, di dare supporto alla nostra città, con iniziative di questo genere ma anche altro. L’obiettivo di oggi, attraverso il murales collettivo, è quello di trasformare, fuori da ogni settarismo, i luoghi della città e le piazze come punti di ritrovo e riaggregazione. Certamente è difficile, ma vale la pena, goccia dopo goccia, provare ad educare una comunità intera e riportare a Terni il fervore culturale che c’era ed è purtroppo andato perduto». Una giornata piena di luce, quindi, che dimostra come distanziamento fisico non può né deve significare distanziamento sociale e isolamento dei membri di una comunità cittadina, i quali possono invece ritrovare la forza per ripartire riscoprendo la propria città e le sue bellezze. Con il rispetto delle regole base per il contenimento del virus, chissà che non possa essere anche questa la cura per trasformare il covid-19 in un brutto ricordo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero