Un milione l'anno in più per Terni dai canoni idrici. De Luca (M5S): «Noi i fatti, Bandecchi fuffa»

Un milione l'anno in più per Terni dai canoni idrici. De Luca (M5S): «Noi i fatti, Bandecchi fuffa»
TERNI - «Sono gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle sui canoni idrici, che stanno cambiando  il volto della Regione. Di sicuro non le letterine del sindaco...

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TERNI - «Sono gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle sui canoni idrici, che stanno cambiando  il volto della Regione. Di sicuro non le letterine del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, che in campagna elettorale ha promesso 100 milioni di euro e l’azzeramento delle bollette per i cittadini residenti, ricevendo ad oggi solo porte chiuse in faccia». Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Umbria, Thomas De Luca, dopo il question time in assemblea legislativa.

Con deliberazione n. 297 del 28 febbraio 2023 l'assemblea legislativa ha approvato la legge regionale che disciplina l'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Umbria e la determinazione del canone. Dalla nuova disposizione di legge, le risorse destinate ai comuni territorialmente interessati dalla presenza di impianti o di opere idrauliche ad essi funzionalmente collegate risulterebbero pari ad un importo stimato di euro 3.521.620. Importo più che raddoppiato rispetto alla cifra di 1.600.000 euro conferita nel 2022 e negli anni precedenti. In parole povere «stiamo parlando di un aumento complessivo di risorse destinate al Comune di Terni che passerebbe da 1.317.061 euro a 2.347.614 euro all'anno». Oltre un milione di euro in più all'anno da destinare a  manutenzioni, sport e cultura.  «Parlaimo di isorse strutturali e non dell'elemosina spot da esibire in campagna elettorale a favore di telecamere». «Con serietà e concretezza, portando i risultati e non le chiacchiere, il Movimento 5 Stelle continuerà a lottare perché i territori ricevano sempre più compensazioni economiche quando queste derivano dallo sfruttamento delle risorse dei cittadini» - conclude De Luca

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Il Messaggero