Un boccale di birra in testa alla moglie e la figlia contro l'albero di Natale. Chiesto il processo per un anziano di Assisi

La sede della procura della Repubblica a Perugia
Lancia contro la moglie le uova che stava cucinando in padella e un...

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Lancia contro la moglie le uova che stava cucinando in padella e un boccale da birra in testa che le provoca un mezzo svenimento. Durante una lite per motivi economici scaraventa la donna e la figlia contro l’albero di Natale. In un’altra circostanza ancora tira un pugno in faccia alla moglie (intervenuta in difesa della figlia, alla quale aveva afferrato i capelli) talmente forte da farle uscire il sangue dal naso. La Procura di Perugia chiede di processare un 76enne di Assisi ritenuto responsabile dei retai di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Negli atti giudiziari si parla di «minacce, ingiurie e frequenti aggressioni fisiche» durante le quali «costringeva la moglie e la figlia conviventi ad un regime di vita intollerabile, caratterizzato da una continua situazione di sofferenza fisica e morale, e da un costante stato di ansia e timore per la propria incolumità». Il più delle volte - stando a quanto ricostruito durante le indagini - «in occasione di discussioni attinenti alla gestione delle spese familiari ovvero di liti ingenerate da futili motivi assumeva nei loro confronti un contegno minaccioso, le aggrediva con schiaffi, calci e pugni, procurando loro lesioni e costringendole più volte a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Assisi per ricevere le cure mediche necessarie». «Tu stai zitta che non capisci niente, non ti intromettere», avrebbe urlato alla figlia, mentre la moglie veniva «controllata durante il giorno con continue telefonate, per motivi di gelosia». Uno degli episodi più gravi tra quelli elencati - il più recente risale al febbraio 2021 - è datato dicembre 2016 quando «afferrava per i capelli la figlia intervenuta in difesa della madre e, tenendole la testa bloccata, le diceva ‘Non ti devi impiccia’. E quando la madre «cercava di allontanarlo colpiva la moglie con un pugno al volto, cagionandole fuoriuscita di materiale ematico». Quindici giorni di prognosi. Altri «schiaffi, calci e pugni su tutto il corpo» sono quelli denunciati dalla moglie mentre la figlia ha raccontato di «pugni alle braccia, calci alle ginocchia e alla gamba destra» oltre a «morsi sul braccio». Non sono mancate - è sempre l’accusa contestata dal pm Laura Reale - minacce di morte a entrambe, inseguite e insultate «quando erano riuscite a fuggire dall’abitazione». Gennaio 2021, «sempre nel corso di una lite determinata da motivi economici, spingeva con violenza moglie e figlia, una dopo l'altra, contro l'albero di Natale». E ancora, poche settimane più tardi: «Nel corso di una discussione con la moglie, lei lanciava addosso le uova che lo stesso stava cucinando in una padella, nonché un grande boccale da birra, colpendola alla tempia destra, provocandole un dolore che la conduceva quasi allo svenimento cagionandogli lesioni personali consistenti in trauma cranico non commotivo».

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Il Messaggero