L'Umbria è sbarcata a New York con Francesco e le sue eccellenze

Raffaella Rossi
L'Umbria a New York con le sue eccellenze in compagnia del suo santo protettore e simbolo. L'Onu e il municipio della città guida dell'America i palcoscenici per...

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L'Umbria a New York con le sue eccellenze in compagnia del suo santo protettore e simbolo. L'Onu e il municipio della città guida dell'America i palcoscenici per brillare. San Francesco promuove anche le eccellenze enogastronomiche dell’Umbria. Il santo di Assisi è approdato lunedì al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York con la mostra “Frate Francesco, tracce, parole e immagini”. Si tratta di un’esposizione di 19 pezzi rari e preziosi provenienti dal Fondo antico della Biblioteca del sacro convento che resteranno nella sede dell’Onu fino al 29 e poi dal 2 dicembre al 14 gennaio saranno esposti nella sede del Comune di New York.


Insieme alla mostra, al suo Santo simbolo, l’Umbria porta anche i suoi prodotti migliori, proposti dal consorzio che la ternana Raffaella Rossi ha messo in piedi dal 2010 e dedicato alla “via di Francesco”.



Centodieci imprese, dal settore alberghiero al food, al vino, ai servizi, che hanno scommesso sulla valorizzazione della storia, del territorio e delle peculiarità dell’agricoltura in un territorio che va da Piediluco all’alta Umbria.



Un progetto di ricerca che punta a mettere insieme la storia e la tipicità delle produzioni. Il brend utilizzato “Best” nasce dalla sigla degli elementi Buono, Etico, Sano, Tipico. E proprio i prodotti della “Best in Umbria” faranno da ospiti d’onore e biglietto da visita dell’Umbria nelle due occasioni delle mostre su San Francesco dove sarà presentato il “menu del pellegrimo”. «Il nostro - spiega la manager del consorzio Umbria e Francesco Ways, Raffaella Rossi - è un progetto di ricerca che parte dalla storia del territorio, le tipicità e il loro utilizzo, le ricette e i cibi seguiti nelle loro evoluzioni storiche. Per il momento c’è il “Best of Umbria” ma è nostro intendimento puntare ad una crescita anche in altre realtà del Paese. Questo per raggiungere il “Best of Italy”.


La forza del progetto che ha già messo i suoi punti fermi con la presenza all’Expo internazionale di Milano del 2015, è quindi la valorizzazione dei territori e quindi la proposta complessiva che non si ferma alle singole eccellenza enogastronomiche ma propone percorsi turistici dentro la storia, i sapori, i profumi dei vari territori. Un’occasione per scoprire la natura, le tradizioni, il modo di mangiare, le vigne e le cantine, gli oliveti, i formaggi e i greggi, e anche la cultura e i tesori dell’arte custoditi gelosamente dall’Umbria e che solo un “pellegrino” disposto ad aprire oltre agli occhi ed al naso anche il cuore può scoprire.

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Il Messaggero