A Spoleto commercianti in rivolta per la Tari: «Situazione insostenibile, servono sgravi»

Tommaso Barbanera
SPOLETO Nuove stangate Tari in arrivo, se il Comune non introduce...

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SPOLETO Nuove stangate Tari in arrivo, se il Comune non introduce meccanismi di sgravio i commercianti sono pronti ad azioni clamorose. Lo dice senza mezzi termini il presidente di Confcommercio Tommaso Barbanera all’indomani dell’incontro avuto con il sindaco Andrea Sisti e l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Paroli, che hanno preso tempo «per studiare la situazione». Una situazione che per gli operatori commerciali della città, molti dei quali sono stati costretti a chiudere per mesi le proprie attività a causa del Covid, non è più sostenibile. «Tanti Comuni umbri – osserva Barbanera – stanno introducendo meccanismi di sgravio per andare incontro alle categorie, che sono sempre più in sofferenza. È successo a Foligno come a Città di Castello o a Deruta, tanto per fare qualche esempio. I nostri associati ci fanno presente ogni giorno questa situazione e non si capisce perché non si possa fare qualcosa di simile anche a Spoleto. Nell’incontro avuto con l’amministrazione comunale – dice Barbanera – ho di fatto riferito questo, cercando di spiegare in tutti i modi quanto la situazione sia allarmante». Per ora il sindaco e l’assessore avrebbero preso tempo, dicendo che si tratta di misure che vanno studiate. La volontà di andare incontro alla categoria, di fatto, ci sarebbe pure, ma sono gli strumenti da attivare che vanno studiati, tenendo ben presenti le ristrettezze di bilancio. Gli operatori commerciali, però, non sono più disposti a far trascorrere altro tempo, anche perché le prospettive sono tutt’altro che rosee: «Il piano finanziario di Vus – spiega Barbanera – prevede aumenti per circa 800mila euro l’anno. Una follia. In pratica, nel 2025 il costo di gestione dei rifiuti dovrebbe schizzare a 8,5 milioni di euro, contro i 6,5 attuali. Una previsione di incasso che per le tasche dei commercianti è pesantissima». Da qui la necessità dell’introduzione di misure di sgravio. Confcommercio e i suoi associati non sono poi soddisfatti, più in generale, del servizio che Valle Umbra Servizi offre a fronte di una spesa del genere. «Il porta a porta nel centro storico – dice Barbanera – così non va più bene. Ci vogliono centri di raccolte, serve una riforma globale. Tante volte i sacchetti restano fuori, serve un deciso cambio di passo. Ispiriamoci a chi fa meglio di noi: basta guardarsi intorno per vedere che ci sono soluzioni alternative e forse è il caso di iniziare a farlo». La richiesta, quindi, è articolata: oltre agli sgravi e, quindi, a una rimodulazione delle aliquote, si chiede anche una riorganizzazione del servizio. Se i tempi non sono ancora definiti, l’aspettativa è che per fine settembre si abbiano risposte sulla richiesta di modifica al regolamento Tari. «L’ultima in cui sono previsti sgravi è stata calibrata sul Covid, quindi le agevolazioni sono previste solo in caso di chiusure. Questo aspetto va assolutamente rivisto».

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Il Messaggero