La scomparsa del gatto di Frassica a Spoleto, tra veleni e imbarazzo

Nino Frassica con il gatto Hiro
SPOLETO Tra ricerche, sospetti e promesse di ricompensa, la scomparsa del gatto di Nino Frassica inizia a creare anche qualche imbarazzo. Spoleto, la città in cui è...

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SPOLETO Tra ricerche, sospetti e promesse di ricompensa, la scomparsa del gatto di Nino Frassica inizia a creare anche qualche imbarazzo. Spoleto, la città in cui è ambientata la fiction, si è subito mostrata solidale con l’attore e con la sua famiglia e partecipa tuttora con apprensione alle ricerche. Ma alcuni risvolti di questa dolorosa vicenda iniziano a generare insofferenza. Hiro, un bellissimo Sacro di Birmania di 2 anni e mezzo, è svanito nel nulla dai tetti del centro storico il 26 settembre scorso, nel secondo giorno di riprese, quando Frassica era impegnato sul set di Don Matteo. Da quel momento, al netto della comprensibile sofferenza per la scomparsa di un animale che è parte della famiglia, si è generato un clima di veleni e sospetti, indirizzati perlopiù verso un’anziana signora che fino a quel momento neanche sapeva di essere la vicina di casa della famiglia Frassica. La donna è accusata senza mezzi termini da Barbara Exignotis, moglie dell’attore, di essere «la responsabile» della sparizione del gatto. Senza entrare nel merito della dinamica (anche se la versione ripetuta da Exignotis viene seccamente smentita da persone vicine all’anziana), sono i toni utilizzati che destano amarezza e sembrano persino stridere  con il clima di grande rispetto, civiltà e armonia che ha sempre contraddistinto il legame tra la città e la fiction. I continui attacchi all’anziana, anche attraverso epiteti irripetibili, scatenano – come spesso avviene – il peggio dei social. Oltre a spingere un’altra persona vicina a Frassica a rincarare la dose e a bollare come maleducati «la maggior parte degli anziani che abbiamo incontrato qui a Spoleto».

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Il Messaggero